BORGIA (Borja, Borga), Galcerán de
Secondo il De Roo dovrebbe essere stato uno zio per parte di padre di Rodrigo, il futuro papa Alessandro VI, e quindi figlio del miles Rodrigo Gil de Borja e di Sibylla Borja y Doms. Aveva sposato Tecla Navarro e da questo matrimonio aveva avuto almeno sei figli e due figlie dei quali è noto il nome: Galcerán il Giovane, Juan, Matteo, Pedro Luis, Francisco, Jofre, Castellana e Isabel. Come miles e signore di Quartell nella provincia e diocesi di Valenza, il 12 febbr. 1456, per desiderio del papa Callisto III, ricevette un dono di tessuti "pavonazzo de grano" di colore verde e il 28 apr. dello stesso anno il privilegio di un altare portatile per sé e per i suoi congiunti. Il 10 dic. 1457 Callisto III confermò la cappellania da lui istituita nel casale di Murviedro (provincia e diocesi di Valenza) e delimitò la sfera di competenza del cappellano nei confronti del parroco locale.
In questi anni era già governatore di Civitavecchia e luogotenente del nipote del papa, Pier Luigi Borgia, nel ducato di Spoleto e in varie città dello Stato della Chiesa. Dopo la morte di Callisto III consegnò il castello di Civitavecchia al nuovo papa contro il versamento di una somma considerevole, cosicché il 30 dic. 1458 la Camera apostolica gli rilasciò quietanza a copertura "tam pro munitionibus et reparationibus ac custodia arcis Civitatis Vetulae" - Sembra avere goduto anche del favore di Pio II, dato che l'11 dic. 1458 ricevette come familiare pontificio salvacondotti per viaggi nello Stato della Chiesa "pro nonnullis suis et suorum pertractandis atque expediendis negotiis". Il 16 gennaio 1459 il papa lo mandò come ambasciatore a Enrico di Castiglia e di León, "pro nonnullis negociis maxime servicium nostrum et fidei catholice concernentibus...". Doveva trattarsi dunque di una missione relativa alla guerra contro i Turchi e alla dieta di Mantova. Questa è l'ultima notizia che lo concerne. Non è nota neanche la data della sua morte.
Fonti e Bibl.: Archivio di Stato di Roma, Fondo Camerale, I, Mandata 831, f. 75r; Mandata 1458/60, f. 62v; Archivio Segreto Vaticano, Arm. XXXIX/8, ff. 6v, 8rv, 17r; Reg. Vat. 441, f. 236v; Reg. Vat. 450, ff. 185v-186v; Reg. Vat. 469, t. 48v, 169v-170r, 385v; N. Della Tuccia, Cronaca di Viterbo, a cura di I. Ciampi, in Cronache e statuti della città di Viterbo, Firenze 1872, p. 257; E. Müntz, Les arts à la cour des Papes pendant le XVe et le XVIe siècle, I, Paris 1878, p. 298; A. Guglielmotti, Storia della marina pontificia, II, Roma 1886, p. 304; P. De Roo, Material for a history of pope Alexander VI, Bruges 1924, I, pp. 49, 557 s.; J. Rius Serra, Catalanes y Aragoneses en la corte de Calixto III, Barcelona 1927, pp. 35, 124 s.; C. Calisse, Storia di Civitavecchia, Firenze 1936, pp. 237 s.; C. Cansacchi, Armi,armati e castellani di Pio II,Paolo II e Sisto IV, in Boll. d. Ist. storico e di cultura dell'arma del genio, XI (1939), p. 77; J. Rius Serra, Regesto Iberico de Calixto III, II, Barcelona 1958, p. 110; S. Schüller-Piroli, Borgia. Die Zerstörung einer Legende. Die Geschichte einer Dynastie, Olten 1963, p. 134.