GALENE (Γαλήνη)
1°. - Una delle Nereidi (Hes., Theog., 244) il cui nome significa la Bonaccia. Pausania (ii, i, 8) riferisce che una sua immagine si trovava con quella di Thalassa nel tempio di Posidone sull'Istmo di Corinto. Un epigramma dell'Anthologia Palatina (ix, 544) la dice intagliata in un berillo indiano da un certo Tryphon. G. è raffigurata senza speciali caratteristiche, con altre Nereidi, su alcuni vasi a figure rosse: coppa da Camiro (British Museum E 73) con la rappresentazione della lotta tra Peleo e Teti; stàmnos da Vulci (Monaco 2407) con la lotta di Eracle col leone nemeo; pyxìs del British Museum (E 774) con una scena di gineceo, dove le donne hanno quasi tutte nomi di Nereidi. Inoltre si suole designare come G. il busto femminile, di spalle, con i capelli sciolti, in atto di nuotare, che appare frequentemente su gemme ellenistiche e greco-romane e che richiama molto da vicino quello raffigurato su denari di Q. Crepereius Rocus, comunemente designato come Anfitrite.
Bibl.: Coppa da Camiro: Journal of Philology, VII, 1877, p. 218, tavv. A-B; J. D. Beazley, Red-fig., p. 128. Stàmnos da Vulci: Ann. Inst., XXXI, 1859, p. 76 s.; Mon. Inst., VI-VII, tav. XXVII a; A. Baumeister, Denkmäler des klassischen Altertums, Monaco - Lipsia 1885-88, pp. 657 s., fig. 723; J. D. Beazley, Red-fig., p. 179, 32. Pyxìs del British Museum: Dumont-Chaplain, Les céramiques de la Grèce propre, Parigi 1888, tav. 9; Furtwängler-Reichhold, I, pp. 289 ss., tav. 57, 3; J. D. Beazley, Red-fig., p. 726, 25. Gemme: A. Furtwängler, Gemmen, tav. XXXV, 13-15 e 17-19; P. Fossing, The Thorwaldsen Museum, Cat. of Engraved Gems and Cameos, Copenaghen 1929, n. 1100-1104, tav. XIII e n. 1955. Denarî; British Museum, Cat. Romain Coins, Roman Republic, tav. XLIII, 1-2; W. Drexler, in Roscher, I, c. 1590; Waser, in Pauly-Wissowa, VII, 1912, c. 577, s. v., n. i.