GALEOTI (Γαλεῶται, Galeōtae)
Rinomata stirpe di indovini della Sicilia antica. Il loro eponimo era Galeote, un'ipostasi di Apollo; si diceva infatti che dal dio e da Temisto, figlia del re degl'Iperborei, fossero nati Telmissos e Galeotes, che dall'oracolo di Dodona avrebbero ricevuto l'ordine di andare l'uno in Oriente e l'altro in Occidente: Telmissos andò nella Caria e Galeotes venne in Sicilia. Si raccontava pure che si fosse recata a consultare questi indovini la madre di Dioniso in seguito a un sogno profetico avuto prima della nascita del tiranno, il quale li avrebbe pure tenuti in considerazione. Secondo alcuni il loro nome veniva connesso coi pescispada, secondo altri aveva origini fenicie (Bochart), ma più verosimilmente derivava da una specie di lucertola per mezzo della quale essi davano i loro responsi. Lo Schoemann ritiene che il nome abbia avuto origine dalla veste variopinta che portavano. Qualcuno (Ciaceri) identifica i Galeoti coi sacerdoti della barbarica dea Ibla venerata a Ibla Geleatide e li farebbe provenire dall'Asia Minore, forse dalla Caria, donde sarebbero stati importati dai coloni di Megara Iblea, ma secondo altri (Pareti) essi sarebbero di origine greca, né si dovrebbero identificare con i sacerdoti del suddetto santuario, chè, anzi, sarebbero stati diffusi per tutta l'isola.
Bibl.: E. Ciaceri, Culti e miti dell'antica Sicilia, Catania 1912, p. 18 segg.; L. Pareti, Studi siciliani ed italioti, Firenze 1914, p. 331 segg.; A. Holm, Storia della Sicilia, trad. it., I, Torino 1896, p. 238; E. Pais, Storia della Sicilia, Torino 1894, p. 134 segg.