GALERO (galērus, più raramente galērum, dim. galericulum, dalla stessa radice - si crede - di galea; κυνέη)
Copricapo in forma di calotta. Fu usato sin da età antica a difesa della testa, per usi bellici, e risultò spesso di pelle di animale (per es., di lupo o di cane - donde la voce κυνέη). In età classica si chiamò galerus tanto il copricapo dei campagnoli e dei cacciatori, di forma assai semplice, con piccole corregge che si legavano sotto il mento, quanto la calotta di cuoio, talora usata dagli uomini d'arme a protezione della testa, con o senza l'ulteriore difesa del casco metallico.
Galerus si disse anche, in particolare, il copricapo caratteristico dei flamines, fatto della pelle di un animale immolato alla divinità, con apex innestato al centro della calotta. Si chiamarono infine galeri - per analogia con gli antichi galeri in pelle ferina, tuttora fornita di pelame - le parrucche o calotte coperte di capelli posticci.
Galaius si disse anche un elemento dell'armatura dei reziarî a protezione dell'omero.
Bibl.: Samter, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VII, Stoccarda 1912, col. 601; S. Reinach, in Daremberg e Saglio, Dict. des antiq. gr. et rom., II, Parigi 1918, pp. 1452-1453.