Gallarati Scotti, Tommaso Fulco
Scotti Studioso di letteratura (Milano 1878 - Bellagio 1966), allievo a Pavia del romanista Contardo Ferrini e amico di A. Fogazzaro, al quale lo legava una congeniale analogia di pensiero e di atteggiamenti. Condusse un'esistenza varia, in cui l'impegno del cattolico modernista, poi del politico, si combinò a un'intensa attività di scrittore e di critico, documentata da romanzi, da saggi, da biografie e da un'assidua collaborazione a giornali e riviste, in particolare al " Corriere della sera ".
A D. egli dedicò (Milano 1922; 1929²) una biografia, La Vita di Dante, divulgazione sintetica e vivace delle vicende del poeta senza approfondimenti storico-critici. In una lettura del canto VI del Purgatorio (Torino 1964) il G.S. affronta particolarmente il problema del significato e della funzione della figura di Sordello; a questa segue una lettura del canto XVIII dell'Inferno (cfr. Lett. dant. 331-344), in cui oltre a individuare nell'ascetismo cristiano le radici dell'estetica del brutto dominante nel canto, al critico preme sottolineare l'atteggiamento di giudice inflessibile assunto dal poeta di fronte ai peccati dei sensi.
Bibl. - M. Barbi, D. - Vita, opere e fortuna, Firenze 1933; E. Esposero, Gli studi danteschi dal 1950 al 1964, Roma 1965.