gallare
. Nel senso proprio di " galleggiare " il verbo compare in If XXI 57, in una realistica comparazione: Non altrimenti i cuoci a' lor vassalli / fanno attuffare in mezzo la caldaia / la carne con li uncin, perché non galli, che esemplifica come " le guardie di quelle bolgie erano solliciti a tener sotto la pegola [i peccatori] come è sollicito lo fante del cuoco a non lasciare andare a galla nel laveggio la carne, acciò che se cuoca, e non prenda alcun fumo " (Lana). Figurato, ottenuto con facile analogia, compare in Pg X 127 Di che l'animo vostro in alto galla... ?, " cioè di che va in su e galleggia l'animo vostro, cioè la vostra volontà monta in alto " (Buti).