GALLIAMBO
. Il galliambo è un tetrametro ionico a minori catalettico con o senza anaclasi. Il primo elemento del nome si connette coi Galli, sacerdoti asiatici della dea Cibele, nel cui culto il verso era adoperato; il secondo elemento proviene da ciò, che una scuola lo volle considerare metro di natura giambica. Lo schema fondamentale senza anaclasi è il seguente:
⌣ ⌣ -́ - ⌣ ⌣ -́ - ∣ ⌣ ⌣ - -́ ⌣ ⌣ ⌣̲́ ??? ;
quello con anaclasi quest'altro:
⌣ ⌣ -́ ⌣ - ⌣ -́ - ∣ ⌣ ⌣ -́ - ⌣ ⌣ ⌣̲́ ??? .
In greco se ne hanno esempî d'Anacreonte ed esempî anonimi citati da Efestione e da Laerzio Diogene; in latino il galliambo s'incontra nelle Satire di Varrone e in Catullo, LXIII; fu pure adoperato da Mecenate. Presso Catullo l'anaclasi è costante nel primo dimetro e pressoché costante la soluzione della seconda lunga del secondo membro, ma sono ammesse le altre soluzioni, salvo quella della prima lunga del secondo membro, e qualche contrazione, quella cioè delle brevi del primo (più frequente) e del terzo (più rara) ionico. In Catullo la dieresi fra i due membri è rigorosamente osservata.