Gallieno (Publius Licinius Egnatius Gallienus)
(Publius Licinius Egnatius Gallienus) Imperatore romano (n. 218 ca.-m. 268 d.C.). Figlio dell’imperatore Valeriano, regnò insieme al padre dal 253 al 260. Dopo la morte di Valeriano, rimasto solo nel governo dell’impero minacciato dalle pressioni dei barbari prese diversi provvedimenti: riorganizzò l’esercito aumentando il peso della cavalleria; escluse i senatori dai comandi militari; sospese la persecuzione contro i cristiani, pur cercando di combatterne la dottrina; protesse le arti e la cultura (è nota l’amicizia di G. e della moglie Salonina per il filosofo Plotino); sconfisse gli alamanni presso Milano e fece sedare le rivolte in Oriente, in Egitto e in Africa dai suoi luogotenenti. Marciò contro Postumo, in Gallia e, in Oriente, respinse le pretese di autonomia di Zenobia e di Vaballato nel regno di Palmira. Cadde vittima di una congiura ordita dai suoi generali, fra i quali erano anche i futuri imperatori Claudio e Aureliano (268).