GALLINARIA (A. T., 17-18-19)
Isoletta rocciosa ergentesi a m. 1500 dal litorale ligure, quasi di fronte ad Albenga. Conserva ancora oggi il nome romano datole per le molte gallinae rusticae (galline selvatiche) che la popolavano (Varr., De re rust., III, IX, 17; Col., De re rust., VIII, 2). Indicata nella tavola di Peutinger, non lungi dalle foci del fiume Lucus appunto presso Albenga: del nome per corrosione vi restano solo le ultime lettere (.....aria). Fra gli anni 357 e 361 circa ospitò Martino, il futuro santo vescovo di Tours, fuggiasco da Milano: l'isoletta, disabitata, non avrebbe offerto all'esule altro cibo che radici d'erbe. Verso il 360-361 vi avrebbe approdato Ilario di Poitiers durante il suo viaggio di ritorno da Costantinopoli alle Gallie, per fugare, come vuole la leggenda (Venanzio Fortunato) i numerosi infesti serpenti, simbolo dei nemici della Chiesa.
Bibl.: H. Nissen, Italische Landeskunde, II, Berlino 1902, p. 142; A. Ferretto, I primordi del cristianesimo in Liguria, in Atti d. Società ligure di Storia patria, XXXIX (1908), pp. 232-234.