Poeta spagnolo (Guadalajara 1546 circa - Palermo 1591 circa). Tradusse le Lagrime di San Pietro del Tansillo (1587) e la Gerusalemme liberata del Tasso (non pubblicata). La sua opera più importante è un romanzo pastorale in sette libri, El pastor de Fílida (1582), in cui, riecheggiando motivi tansilliani, celebra gli amori di Siralvo per Filida e di Mendino per Elisa. Nella polemica tra i poeti di scuola castigliana e quelli favorevoli alle innovazioni italiane G. de M. aderì alla corrente tradizionalista: interessante l'acceso dibattito tra i seguaci delle due opposte correnti nella VI parte del Pastor de Fílida.