GANDHĀRA
. È quella zona della frontiera nord-occidentale dell'India, nota ai Greci sotto il nome di Γανδαρία, e comprendente tutta la valle inferiore del fiume Kabul, dall'Alingar all'Indo e dal Safid Kuh alla valle dello Swat, con i moderni distretti di Peshawar, Swat, Bajaur e Buner. Sotto i Persiani faceva parte della satrapia di Aracosia; ma il suo principale fiorire, e la sua specialissima importanza culturale, è nel periodo susseguente alla spedizione di Alessandro, allorché nel territorio s'incrociarono e sovrapposero le due civiltà ellenistica e buddhistica; l'una rappresentata dai regni ellenistici di Battriana (v.), estrema propaggine della grecità verso oriente, l'altra perdurata tenacemente nel paese oltre la fine del mondo antico, e nemmeno del tutto scalzata dalle invasioni unne nel sec. VI d. C. Archeologicamente la regione è importantissima per i prodotti dell'arte sincretistica greco-buddhistica ivi rinvenuti ("arte del Gandhāra"). Per particolari su di essi, v. india: Arte.