GANDŽA (A. T., 73-74)
Città della repubblica dell'Azerbaigian, alla quale il generale russo Zizianov, che la conquistò nel 1804, impose il nome di Elisavetpol, cioè città di Elisabetta, in onore della consorte dell'imperatore Alessandro I; l'antico nome di Gandža le venne restituito nel 1924. È situata sulle sponde del Gandža-čai, affluente del Kura, a 498 m. s. m. Ha clima malsano, soprattutto durante l'estate, a causa specialmente delle acque che s'impaludano nei pressi dell'abitato. La città è costituita dai due antichi quartieri, tataro e armeno, con case di argilla, per lo più senza finestre, su vie strette, e dal quartiere moderno più ampio e regolare. I Turchi vi costruirono, fra il 1712 e il 1724, una fortezza e un bazar. Nei dintorni si coltivano specialmente vite, alberi da frutta, legumi, tabacco e vi si allevano bachi da seta. È stazione della ferrovia transcaucasica. Nel 1926 aveva 57.400 ab.