Gao Xingjian
– Scrittore, pittore, drammaturgo e regista cinese (n. Ganzhou 1940), naturalizzato francese; premio Nobel per la letteratura nel 2000. Diplomatosi in letteratura francese all'istituto di lingue straniere di Pechino nel 1962, ha tradotto opere di autori occidentali come J. Prévert e S. Beckett. Durante la Rivoluzione culturale (1966-76) fu deportato in un campo di rieducazione. Nel 1980 ha iniziato la carriera teatrale come autore per il Teatro dell’arte popolare di Pechino, suscitando un aspro dibattito nazionale sul tema del modernismo con le opere Segnale d’allarme (1982) e Fermata d'autobus (1983; trad. it. 2000). Lo stile sarcastico e provocatorio, il gioco grottesco tra la realtà e l’assurdo, di evidente matrice beckettiana, attirarono l’attenzione della censura che, nel caso de L'altra riva (1986), ne proibì la messa in scena. Dopo la repressione di piazza Tienanmen (1989), si allontanò definitivamente dalla Cina per rifugiarsi in Francia. La fuga, la paura, la solitudine e il risentimento verso il regime comunista cinese sono i temi centrali dei suoi romanzi, Una canna da pesca per mio nonno (1986; trad. it. 2001), La montagna dell’anima (1989; trad. it. 2002) e Il libro di un uomo solo (1998; trad. it. 2003), che hanno dato alla sua opera una «validità universale», come si legge nelle motivazioni del Premio Nobel. Nel nuovo secolo si è dedicato al cinema firmando la regia e la sceneggiatura di due film in lingua francese: La silhouette sinon l'ombre, (2003) e Après le déluge (2008). Nel 2011 sono stati tradotti dal francese i testi teatrali Il sonnambulo (1993), Il mendicante di morte (2000) e Ballata notturna (2007), tutti raccolti nel volume Teatro.