GARGAPHIA (Γαργαϕία)
Sorgente della Beozia ad E di Platea. Scatunva ai piedi del versante settentrionale del Citerone, a circa venti stadî dall'Heraion. Il Wilamowitz interpreta come G. la figura femminile coronata, vestita di chitone chiaro e clamide paonazza, con una palma (o pigna) nella destra, che è raffigurata in una pittura parietale pompeiana con l'uccisione dei Niobidi, seduta accanto a una figura virile in cui egli riconosce Kithairon. Altri spiegano le due figure come Ismenos e Dirce.
Bibl.: W. Drexler, in Roscher, I, col. 1604; Waser, in Pauly-Wissowa, VII, 1912, col. 756, s. v.; v. Wilamowitz, in Bull. Inst., 1874, pp. 52 s.; A. Sogliano, Pitture Murali Campane scoperte negli anni 1867-79, Napoli 1879, pp. 85 ss., n. 505; P. Hermann-F. Bruckmann, Denkmäler der Malerei des Altertums, Monaco 1906, tav. 151; Ch. M. Dawson, Romano-Campanian Mythological Landscape Painting, in Yale Classical Studies, IX, 1944, p. 92, n. 27, tav. 10; K. Schefold, Die Wände Pompejis, Berlino 1957, p. 206.