Kanin, Garson
Regista cinematografico, commediografo e sceneggiatore statunitense, nato a Rochester (New York) il 24 novembre 1912 e morto a New York il 13 marzo 1999. Autore dal tratto raffinato, K. seppe trasferire dal teatro alla commedia hollywoodiana degli anni d'oro tutti gli elementi necessari per confezionare uno spettacolo agile e compatto; soprattutto attraverso le schermaglie amorose, veri e propri duelli dialettici, creò personaggi ritratti con grande sensibilità e dotati di sottigliezza psicologica, alludendo (al contempo) a una nuova visione di stile e di vita sociale pur sempre all'interno dei confini rassicuranti dello status quo statunitense degli anni Trenta. Nel mondo del cinema si affermò nella doppia veste di sceneggiatore, insieme alla commediografa Ruth Gordon, e di regista di screwball comedies, dirette con estremo garbo ed eccellente senso del ritmo, che segnarono la storia di Hollywood negli anni Trenta e Quaranta.
Dopo aver frequentato l'American Academy of Dramatic Arts, iniziò la carriera nel mondo dello spettacolo come musicista e comico nei vaudevilles, acquisendo in seguito notorietà come regista e attore teatrale a Broadway. Passato al cinema, dopo l'esordio registico alle dipendenze di Samuel Goldwyn (A man to remember, 1938), K. iniziò a lavorare alla RKO che produsse i suoi film più significativi: Bachelor mother (1939; Situazione imbarazzante), divertente commedia degli equivoci in cui una commessa (Ginger Rogers), dopo aver trovato un bambino abbandonato nel negozio in cui lavora, viene scambiata per una ragazza madre; The great man votes (1939), commedia interpretata da un eccellente John Barrymore e incentrata sulle vicende di un ex insegnante di Harvard rovinato dall'alcol che deve battersi per ottenere la custodia dei suoi figli: quando si scopre che è l'unico elettore in una sezione di New York la sua vita cambia radicalmente; My favorite wife (1940; Le mie due mogli), frizzante e perfetto esempio, dal ritmo sostenuto, di screwball comedy e soprattutto di quel sottogenere definito da S. Cavell comedy of remarriage, la cui eroina è sempre una donna sposata. In questo caso la prima moglie (Irene Dunne) del protagonista (Cary Grant), creduta morta durante un naufragio, riesce a tornare dal marito proprio alla vigilia del suo nuovo matrimonio, e tutta la vicenda verte sul tentativo di riunire la coppia principale divisa da una serie di impedimenti e problemi. Fondamentale risulta la battaglia tra i sessi, arricchita di continue e brillanti schermaglie, su cui si basa anche lo schema del successivo Tom, Dick and Harry (1941; Tom, Dick e Harry). Diretta con garbo, la commedia mette in scena tre uomini che aspirano alla mano di una ragazza: un milionario, un operaio e un saggio. Inizialmente la donna sembra attratta dal denaro, ma poi il saggio la dirotta sul giovane e onesto operaio. Di entrambi i film è stato realizzato un remake: del primo nel 1963, More over, darling diretto da Michael Gordon, del secondo nel 1956, The girl most likely di Mitchell Leisen. They knew what they wanted (1940; Non desiderare la donna d'altri), interpretato dalla star della commedia Carole Lombard, verte invece sulla vicenda di un ricco italoamericano che, nel farsi aiutare da un suo contadino a scrivere una lettera d'amore a una donna e nell'allegare una fotografia del dipendente, molto più giovane di lui, dà il via a una serie di intrighi.Nel corso della Seconda guerra mondiale, chiamato alle armi, K. diresse per conto dell'Office of Emergency Management una serie di cortometraggi e documentari di guerra tra cui Fellow Americans, Ring of steel e Night shift (tutti del 1942), Salute to France (diretto con Jean Renoir nel 1944), e il capolavoro, premiato con un Oscar per il miglior documentario, True glory (1945), diretto con Carol Reed, che, attraverso immagini di repertorio, documenta le azioni militari sul fronte europeo. Nel 1942 intanto K. si era sposato con l'attrice e scrittrice Ruth Gordon con la quale scrisse memorabili sceneggiature fra cui quelle per i film di George Cukor: A double life (1947; Doppia vita), Adam's rib (1949; La costola di Adamo) e Pat and Mike (1952; Lui e lei), commedie ironiche e sofisticate, interpretate con verve e disincanto dalla coppia Spencer Tracy-Katharine Hepburn, per ognuna delle quali K. e la Gordon ottennero una nomination all'Oscar. Nel 1950 Cukor portò sul grande schermo anche la commedia di K. che aveva ottenuto nel 1946 enorme successo a Broadway, Born yesterday (Nata ieri), ancora una volta la storia dell'evoluzione non solo di un rapporto (quello della protagonista Billie Dawn, interpretata da Judy Holliday, con il giornalista incaricato di colmare i notevoli limiti della sua cultura, ma anche quello con il maturo e prepotente amante, deciso a esercitare su di lei un dominio assoluto), ma soprattutto di una personalità femminile tesa a riconquistare il controllo delle proprie azioni e della propria libertà. Dopo due ultime e deludenti esperienze cinematografiche della fine degli anni Sessanta, K. abbandonò la regia in favore della sua altra grande passione, la scrittura. In particolare, nei volumi Tracy and Hepburn ‒ An intimate memoir (1971) e It takes a long time to become young (1978) K. volle racchiudere le sue memorie del periodo d'oro hollywoodiano.
S. Cavell, Pursuits of happiness. The Hollywood comedy of remarriage, Cambridge (Mass.) 1981, passim (trad. it. Torino 1989); P. McGilligan, Garson Kanin: self-expression, in Backstory 2. Interviews with screenwriters of the 1940s and 1950s, Berkeley 1991, pp. 89-112; E.G. Laura, Quando Los Angeles si chiamava Hollywood: cinema americano tra le due guerre, Roma 1996, pp. 35-39.