Snyder 〈snàidë〉, Gary. - Poeta statunitense (San Francisco 1930 - Portland 2022). Laureato in antropologia, studioso delle lingue e delle culture orientali, si legò ai maggiori esponenti della beat generation. Esordì con la raccolta Riprap (1959), seguita da numerose altre (Myths and texts, 1960; Six sections of mountains and rivers without end, 1965; The back country, 1967; Earth house hold, 1969; Regarding wave, 1969) che gli assicurarono un ampio consenso. Teatro di un fertile incrocio tra una tradizione fondante del pensiero americano, qual è il trascendentalismo di Emerson e Thoreau, e una profonda assimilazione del buddismo zen, il testo poetico di S. ripropone le tappe di un confronto tra uomo e natura che si trasforma in epifania dello spirito, in tangibile esperienza di un'originaria, armonica simbiosi. Tra le altre raccolte si ricordano: The Fudo trilogy (1973); Turtle island (1974; trad. it. 2004), che comprende anche saggi a sfondo didattico sulle filosofie orientali; Axe handles (1983); Left out in the rain (1986); No nature: new and selected poems (1992); The Gary Snyder reader: prose, poetry, and translations (1999; trad. it. 2001); Danger on peaks (2004). Ha pubblicato anche antologie di saggi e prose (Follies, 1971; A little night music, 1973; Pacific overtures, 1976; The real work, 1980; Passage through India, 1984; The practice of the wild, 1990, trad. it. 1992; A place in space, 1995; Back on the fire, 2007) e il lungo poema Mountains and rivers without end (1996).