PRONY, Gaspard-Francois-Clair-Marie Le Riche de
Ingegnere, nato a Chamelet (Rhône) il 22 luglio 1755, morto ad Asnières (Seine) il 28 luglio 1838. Entrato nel 1770 alla scuola di ponti e strade di Parigi, ne usciva nel 1780 ingegnere ordinario; dopo essere stato qualche tempo a Bourges, Argenton, Dourdan e Livry, era chiamato a Parigi da J.-R. Perronet per collaborare alla costruzione del ponte della Concorde e di quello di Saint-Maxence e per aiutare A. de Chézy nell'ispezione della scuola di ponti e strade. Alcune osservazioni su cedimenti di ponti diedero lo spunto alle sue prime ricerche teoriche sull'equilibrio delle terre e alla sua prima pubblicazione. Curava intanto (1790-6) una nuova edizione dell'Architecture hydraulique di B. Forest de Bélidor. Nominato ingegnere capo a Perpignan, fu subito richiamato a Parigi per dirigervi i lavori del catasto, secondo la legge votata dalla costituente: preparò in quest'epoca le tavole logaritmiche e trigonometriche (a 14, 19 e 25 decimali) per la divisione centesimale del cerchio, raccolte in 17 grossi volumi manoscritti conservati all'osservatorio di Parigi. Nel 1794 era nominato professore di matematica alla scuola politecnica e nel 1796 membro dell'Istituto. Nel 1798 succedeva allo Chézy nella direzione della scuola di ponti e strade. Durante l'impero fu incaricato di visitare i lavori marittimi di Genova, di Ancona, di Venezia e della Spezia, di studiare i possibili miglioramenti della navigazione del Po, di progettare la bonifica delle Paludi Pontine. Di questo lavoro rese poi conto in una nota dal titolo Description des marais pontins (Parigi 1823) e ne ottenne ringraziamento dal pontefice Leone XII con una bolla e una medaglia d'oro. Nel 1815 lasciò la cattedra d'analisi e quella di meccanica, nominato esaminatore permanente. Nel 1833 fu eletto membro del Bureau des longitudes. Carlo X lo insignì del titolo di barone (1825) e Luigi Filippo (1835) lo fece pari di Francia.
Ricorderemo fra i suoi scritti, oltre quelli già citati e un centinaio di memorie, edite nelle Annales des Ponts et Chaussées, nel Journal de l'École Polytechnique, nelle Annales des Mines, nei Mémoires de l'Institut: Recherches physico-mathématiques sur la théorie des eaux courantes (Parigi 1804), Lecons de mécanique analytique (Parigi 1810), Courô de mécanique concernant les corps solides (1815). Al P. è dovuto un notissimo freno dinamometrico (v. dinamometro).