Verseggiatore (n. Genova - m. Roma 1624). Scrisse molto, ma cose di poco pregio (tra l'altro un poema, Della creazione del mondo, a imitazione di Tasso, e Naeniae latine, a imitazione di G. Pontano). Segretario del duca Carlo Emanuele di Savoia, è ricordato soprattutto per uno scambio di sonetti ingiuriosi con G. B. Marino (Marineide, in risposta alla Murtoleide di Marino). La polemica si concluse col tentativo di M. d'uccidere l'avversario (1609), con la sua prigionia, e l'intercessione in suo favore di Marino. Chierico, protetto dal nunzio pontificio, fu liberato; Paolo V lo accolse con favore, sino ad affidargli il governo di Montefiascone; più tardi tornò nelle grazie del duca.