gastro-
[da γαστρο-, già usato con funzione compositiva, a sua volta derivato dal s. gr. γαστήρ «ventre», «stomaco»]. – Confisso tradizionalmente impiegato nella formazione di termini scientifici, nel corso degli ultimi decenni ha ripreso vigore anche il valore semantico aggiunto di «gastronomico, relativo alla gastronomia», che si può far risalire a due dei titoli attribuiti a un componimento poetico (Gastronomia, Gastrologia, Hedypatheia o Poema del buongustaio) del siceliota Archestrato di Gela (4° sec. a. C.); tale componimento ci è pervenuto in numerosi frammenti tramandati dallo scrittore Ateneo di Naucrati (2°-3° sec. d. C.). Tra le formazioni lessicali più recenti, alcune delle quali scherzose e occasionali, il s. f. gastrochimica, tendenza gastronomica basata sull’esaltazione degli elementi e dei sapori costitutivi delle vivande, il s. m. gastrocritico, esperto di gastronomia, e il più noto s. m. e f. gastronauta.