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GASTROSCOPIA

di Mario Donati - Enciclopedia Italiana (1932)
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GASTROSCOPIA (dal gr. γαστήρ "ventre, stomaco" e σκοπιά "ispezione")

Mario Donati

È così definita l'endoscopia gastrica, mediante la quale in casi particolari s'esplora la superficie interna dello stomaco per vedere l'aspetto della mucosa. È possibile così scoprire ulcere recenti male diagnosticabili altrimenti e lesioni a esse associate, tumori, ecc.; inoltre si può seguire l'evoluzione anatomica ed eventualmente attuare la cura locale di talune lesioni. La gastroscopia consente anche d'osservare le modalità d'apertura e chiusura del piloro, ecc. La difficoltà d'esplorare tutta la superficie interna dello stomaco rende sempre incerti i risultati, specie se negativi, sicché la gastroscopia deve ancora usarsi per eccezione o per necessità.

Introdotta nel 1868 da A. Kussmaul, perfezionata nel 1881 da J. Mikulicz, la gastroscopia s'eseguisce attualmente con apparecchi rigidi, a visione indiretta, fra i quali godono favore specialmente quelli di W. Sternberg e di R. Bensaude. Essa esige un'accurata preparazione dell'ammalato, una rigorosa valutazione delle indicazioni e una tecnica impeccabile sotto anestesia locale. La posizione che si preferisce dare al paziente è quella in decubito laterale sinistro, che facilita sia l'introduzione dello strumento, sia l'orientamento e la stessa visione. Un certo grado d'insufflazione gastrica è necessario per ottenere una buona visibilità della mucosa.

Vedi anche
ulcera In patologia umana e in veterinaria, soluzione di continuo, di forma rotondeggiante od ovalare, dei tegumenti e dei tessuti di rivestimento delle cavità interne, che interessa anche il tessuto connettivo sottostante e mostra scarsa tendenza alla risoluzione spontanea. medicina Le cause delle ulcera ... endoscopia Procedimento che, per mezzo di un particolare strumento ( endoscopio) munito di apparati ottici e di illuminazione che si introduce per via naturale o artificiale, consente la visione (diretta o indiretta) della superficie interna di condotti naturali, di organi cavi comunicanti con l’esterno, di cavità ... stomaco Nell’Uomo e nella maggior parte dei Vertebrati, dilatazione del tratto dell’apparato digerente che fa seguito all’esofago e in cui avviene la cosiddetta chimificazione degli alimenti. 1. Anatomia comparata Nei pesci, in generale, non vi è una separazione netta tra esofago e stomaco: questo può essere ... organo enterico Voluminosa ghiandola di Crostacei, Aracnidi e Limulus, detta anche fegato o epatopancreas; secerne succhi digerenti, ma ha anche la funzione di assorbire le sostanze digerite.
Altri risultati per GASTROSCOPIA
  • gastroscopia
    Enciclopedia on line
    Tecnica strumentale per l’ispezione ottica dello stomaco tramite un tubo ottico, flessibile (gastroscopio), che viene introdotto, previa eventuale pre-medicazione anestetica della faringe, nell’esofago e quindi nello stomaco. Le immagini sono viste frontalmente o trasmesse su monitor (video-endoscopio). ...
  • esofagogastroduodenoscopia
    Dizionario di Medicina (2010)
    Esame endoscopico (➔ endoscopia) integrato del tratto superiore dell’apparato digerente (esofago, stomaco, parte prossimale del duodeno), noto con l’acronimo di EGDS. Viene eseguito con tecnica videoendoscopica, mediante un tubo flessibile cavo dotato di telecamera e di canali per il passaggio di aria, ...
Vocabolario
gastroscopia
gastroscopia gastroscopìa s. f. [comp. di gastro- e -scopia]. – Nel linguaggio medico, ispezione ottica dello stomaco, che si esegue col gastroscopio.
gastroscòpio
gastroscopio gastroscòpio s. m. [comp. di gastro- e -scopio]. – Strumento endoscopico usato in medicina per l’esplorazione visiva dello stomaco, in cui viene introdotto attraverso l’esofago; è costituito da un tubo ottico flessibile, munito...
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