GASTRULA (dal lat. gastrula "piccola coppa")
Nome dato da H. Haeckel (1872) a quello stadio di sviluppo che attraversano i Metazoi, successivamente a quello di blastula (v.). Si origina da questo per un processo di "gastrulazione" (v.) che varia nelle modalità a seconda della quantità e distribuzione dei materiali vitellini nell'uovo e che consiste nella separazione dei blastomeri più o meno indifferenti, costituenti la blastula, in due strati epiteliali o foglietti germinativi, l'ectoderma (v.) e l'endoderma (v.). Questi vengono così a delimitare nel germe una cavità detta gastrale o gastrocele (progaster, archenteron, o intestino primitivo) comunicante con l'esterno mediante un orificio, il blastoporo (v. gastrulazione). Mentre lo stadio di blastula si origina dall'uovo fecondato per un processo di segmentazione e di localizzazione dei materiali organo-formativi nei blastomeri (v. determinazione), in quello di gastrula intervengono fenomeni di accrescimento e di differenziamento (v. differenziamento; embriologia; castrea).