GATS (General Agreement on Trade in Services)
GATS (General Agreement on Trade in Services) Accordo sul commercio internazionale di servizi adottato nel 1994 e incorporato nell’atto finale dell’Uruguay Round (➔) del WTO (➔). Tutti i Paesi membri del WTO sono firmatari del GATS.
Scopo dell’accordo è la creazione di un sistema di regole che stimoli il commercio di servizi attraverso una progressiva liberalizzazione internazionale dell’accesso ai mercati. I servizi, un tempo commerciabili solo localmente, sono infatti divenuti scambiabili internazionalmente con l’innovazione tecnologica che consente, da un lato, una maggiore mobilità di produttori e di consumatori, dall’altro, la prestazione di alcune attività (bancaria, di formazione, di elaborazione dati ecc.) per via telematica. Il GATS è costituito da 3 elementi: l’accordo-quadro, contenente gli obblighi generali applicabili a tutti gli Stati membri firmatari; gli allegati dedicati a specifici settori (lavoro, servizi finanziari, accesso e uso di servizi pubblici e reti di telecomunicazioni, trasporto aereo, telecomunicazioni di base, servizi marittimi); una lista in cui ciascun Paese indica i propri ulteriori impegni specifici finalizzati alla liberalizzazione. Tra gli obblighi generali assunti da tutti gli Stati contraenti, vi sono sia la trasparenza delle leggi e dei regolamenti interni sull’accesso al mercato (concessione di licenze, autorizzazioni ecc.), sia la concessione reciproca del trattamento di nazione più favorita. Questa tende ad assicurare che non vi siano accordi preferenziali tra alcuni firmatari a danno di altri. La liberalizzazione dell’accesso al mercato e la concessione del trattamento nazionale ai fornitori esteri di servizi non sono obblighi generali, ma impegni assunti qualora siano inseriti nelle liste nazionali dagli Stati contraenti (le liste sono consultabili sul sito del WTO). Il meccanismo di revisione periodica delle liste permette, da un lato, di ritirare gli impegni precedentemente assunti, concedendo alle altre parti interessate una compensazione concordata, dall’altro di procedere nella liberalizzazione. A questo scopo mira anche l’articolo 19 del GATS, secondo cui i membri si impegnano a ulteriori negoziati. Tra questi, alcuni sono dedicati a specifici e delicati aspetti del commercio di servizi, quali le regolamentazioni interne, le clausole di salvaguardia, gli appalti pubblici e i sussidi, mentre altri riguardano negoziazioni settoriali, tra cui quelle sulle telecomunicazioni e sui servizi finanziari concluse nel 1997 con un ampliamento degli impegni. Per quanto riguarda i negoziati di carattere generale, nel marzo 2001 sono state approvate le linee guida e le procedure da seguire nel nuovo negoziato denominato Doha Round (➔). Nonostante un’agenda ambiziosa, gli osservatori ritengono che i passi avanti nelle liberalizzazioni dei servizi – successivi all’Uruguay Round – siano limitati.