GATTINARA
. Il primo personaggio storico della famiglia Arborio di Gattinara, uno dei tanti rami in cui si suddivisero i signori compartecipanti al consortile di Arboro e derivante dagli Anscarici, fu Florio, ricordato in documenti del 1190. Nel 1243 i consignori di Gattinara fecero un accordo con gli uomini della plebe di Gattinara in ordine a quei beni che erano comunali nel tempo in cui venne costruito il Burgus Plebis. Il consortile fece dedizione ad Amedeo VIII di Savoia il 7 agosto 1404. Lo splendore della famiglia di Gattinara, alquanto oscurato dopo la dedizione a casa Savoia, rifulse per opera di Mercurino (v.). Questi fu investito dei marchesati di Gattinara e di Romagnano, delle contee di Valenza e di Sartirana, dei luoghi di Borgomanero, Ghemme, Carpignano e Biandrate, insieme con la podesteria della Valsesia, di molti feudi e baronie nel regno di Napoli. Istituì la figlia Elisa, vedova di Alessandro di Lignana, erede della contea di Valenza, dei feudi del Monferrato e dei feudi e baronie del regno di Napoli, a patto che alla morte di lei, il nipote Antonio succedesse nei feudi e baronie dell'Italia meridionale, il nipote Mercurino nella contea di Valenza e nei feudi del Monferrato: istituì poi il nipote, ex fratre Carolo, Giorgio erede dei marchesati di Gattinara e di Romagnano, dei luoghi di Borgomanero, Ghemme, Carpignano e Biandrate, con la clausola che s'intitolasse marchese di Gattinara e Romagnano e il nipote, ex fratre Caesare, Giacomo erede della contea di Sartirana.
Da queste disposizioni ebbero origine: a) la linea dei marchesi di Gattinara, che diede, tra gli altri personaggi celebri, quel Francesco Giuseppe (1656-1743), arcivescovo di Torino, che ebbe tanta parte nel persuadere Carlo Emanuele III a mantenersi re dopo l'abdicazione del padre, e che è rappresentata attualmente dal marchese Mercurino Francesco Ottavio; b) la linea di Sartirana, che assunse in seguito il titolo di marchese di Breme e poi di duca di Sartirana, dalla quale uscì Ludovico Giuseppe (v.); c) la linea dei Gattinara-Lignana conti di Castro, estinta nel sec. XVII; d) la linea dei conti di Valenza, estinta nel 1861. Dalla linea marchionale si staccò una linea secondogenita, iniziata da Giuseppe Mario (1742-1816), padre del conte Guglielmo Mercurino (1789-1870), uditore generale di guerra nei processi politici del 1833.
Bibl.: A. Manno, Il patriziato subalpino, I, Firenze 1906, alla voce Arborio; G.B. Adriani, Statuti del comune di Vercelli dell'anno 1241 aggiuntivi altri monumenti storici dal 1243 al 1335, Torino 1877, p. 365; V. Promis, Il tetsamento di Mercurino A. di G., in Miscellanea di storia italiana, XVIII, pp. 123-135; F. Gasparolo, Memorie storiche Valenzane, I, parte I, pp. 54-68.