GATTUCCIO
. Nome volgare di due specie di Pesci cartilaginei dell'ordine Plagiostomi e del sottordine Selaci, che appartengono al genere Scyllium di Cuvier (sin. Squalus L.; Galeus Raf.). Sono di statura relativamente piccola, con due pinne dorsali prive di spine. Coda senza carene laterali. Spiracoli presenti, membrana nittitante assente. Denti piccoli tricuspidali, disposti in quattro serie. Ovipari. Le uova sono grandi, quadrangolari e ad ogni angolo hanno un filamento spirale col quale si fissano a piante o ad altri corpi sommersi.
Il Gattuccio propriamente detto (Sc. canicula L.), chiamato originariamente da Linneo Squalus canicula (fr. roussette à petites taches; ted. Katzenhai; ingl. dogfish), lungo cm. 60 circa, ha il dorso grigio-rossastro sparso di piccole macchie tondeggianti più scure e le parti inferiori bianche; vive sui fondi sabbiosi a poca distanza dalla costa. L'altra specie, di statura alquanto maggiore, più specialmente chiamata "Gattopardo", Sc. stellare L. (fr. roussette à grandes taches; ted. Panterhai; ingl. large spotted dogfish), è superiormente grigia con macchie piuttosto grandi brune; vive sulle rocce in profondità alquanto maggiori dell'altra specie. Hanno entrambi abitudini notturne. Vivono in tutti i mari d'Europa dalla Norvegia al Mediterraneo. Le loro carni sono poco buone da mangiare. La pelle, ruvida, serve per lisciare legno o avorio e a far foderi, astucci, ecc. Se ne estrae anche l'olio. Il genere Scyllium compare già nel terreno cretacico.