DERŽAVIN, Gavril Romanovič
Poeta russo, nato a Kazan' nel 1743, morto a Zvanka nel 1816. Nel D. si trovano già alcuni germi della grande poesia del principio del sec. XIX. Nella sua ricchissima produzione hanno il primo posto le odi di carattere filosofico: In morte del principe Meèčerskij, La Cascata e Dio. Mentre le due prime sono penetrate dall'idea della precarietà della felicità terrena, l'ultima è un inno a Dio come fonte di felicità ultraterrena. Un posto secondario nella produzione del D. hanno le poesie anacreontiche e le opere drammatiche. Sotto Alessandro I D. fu anche ministro della Giustizia.
Opere complete a cura dell'Accademia delle scienze di Pietroburgo (1867-1883). Molte poesie di D. sono tradotte in tedesco e inglese. L'ode a Dio in quasi tutte le lingue del mondo.
Bibl.: Oltre alla biografia del D. scritta dal Grot nel vol. VIII dell'edizione citata, v.: G. Gukovskij, Pervye gody poezii Deržavina (Primi anni della poesia di D.), in Russkaja poezija XVIII veka (Poesia russa del sec. XVIII), Leningrado 1927; G. Engelmann, G. R. Dershawin, ein russ. Staatsmann, in Baltische Monatsschrift, XXVIII (1881); E. Friedrichs, Ein unbeachteter Herodesdichter, in Die neueren Sprachen, 1916; E. Lo Gatto, Storia della letter. russa, 2° voll., Roma 1928.