gay friendly
loc. agg.le inv. Amichevole e bendisposto nei confronti di chi è gay.
• Quella che la sinistra vuole approvare domani alla Camera, con il concorso del ministro Mara Carfagna, non è una legge contro l’omofobia, ma una legge a favore dell’omofilia. […] Leggi di questo tipo incoraggiano la demenza progressista, come quella che ha colpito la Regione Toscana che, per promuovere il turismo, ha lanciato una campagna «gay friendly» per attirare il turismo omosessuale. (Marcello Veneziani, Giornale, 22 maggio 2011, p. 1, Prima pagina) • gli aspiranti berlusconicidi […] odiano nel Cav. quel che hanno sempre invocato dalle loro tribune: la rivolta contro lo Stato omnia potens e la liberazione del desiderio privato, declinate da lui in tutt’altra direzione rispetto alle premesse dogmatiche marxiste o sessantottine. Il craxiano che colora la televisione in bianco e nero e ne fa un presidio scosciato e gay friendly, (Alessandro Giuli, Foglio, 28 agosto 2013, p. 1, Prima pagina) • Puntare sul segmento gay? Beatriz Lagos Pola, presidente del Civ, in questi giorni ha buttato lì la proposta. Discutendone già con altri associati sia del Civ che dell’Ascom. Ma Rapallo è già gay friendly? Oppure no? (S[ilvia] Ped[emonte], Secolo XIX, 15 febbraio 2015, p. 19, Levante).
- Espressione inglese composta dal s. gay e dall’agg. friendly ‘amichevole’.
- Già attestato nel Corriere della sera del 28 dicembre 1994, p. 30, Spettacoli (Alessandra Farkas).