GAZA (ebraico ῾Azzān; Γάζα)
Città della Palestina, la più meridionale delle cinque città filistee, situata all'interno, sulla strada per l'Egitto; riuscì a mantenersi indipendente nei riguardi del regno di Giuda. Distrutta da Alessandro Ianneo nel 94 a. C., fu ricostruita da Gabinio nel 54. Nel V sec. d. C. fu costruita una basilica, in onore dell'imperatrice Eudossia, sulle rovine di un precedente santuario pagano.
Ebbe grande importanza militare fin dal II millennio a. C. Appare personificata su monete locali del periodo ellenistico-romano. Alcuni tipi ne mostrano la sola testa, con corona turrita, talvolta velata; altri la raffigurano invece a figura intera, di profilo, vestita di chitone e peplo, con kàlathos o corona turrita, con la destra levata appoggiata ad uno scettro e una cornucopia nella sinistra, accanto ad una giovenca. Particolarmente interessante è il tipo che la mostra, con gli attributi consueti, in atto di porgere la mano in segno di benvenuto ad Io. Talvolta infine G. è raffigurata di fronte, accanto ad una giovenca, entro l'arco centrale di un tempio sostenuto da quattro colonne.
Bibl.: W. Drexler, in Roscher, I, col. 1606; I. Benzinger, in Pauly-Wissowa, VII, 1912, cc. 880 ss., s. v.; K. B. Stark, Gaza und die philistäische Küste, Jena 1852, p. 585 ss., tav. I, 4; F. De Saulcy, Numismatique de la Terre Sainte, Parigi 1874, tav. XI, 2, 5, 7, 10, 12; British Museum Cat. Greek Coins, Palestina, pp. LXVI e 143 ss., tavv. XV, 3 e XVII, 2-5; B. V. Head, Historia numorum, 2a ed., Oxford 1911 p. 805 (ivi bibl.).