gazebata
s. f. (iron.) Manifestazione politica organizzata con presìdi di militanti nei gazebo.
• «Sono stupito dello stupore dei giornali, sono cose che dico da tempo», risponde [Matteo] Salvini durante una conferenza stampa in cui ha presentato la nuova mobilitazione leghista: una gazebata sabato e domenica in mille piazze per chiedere agli italiani di farsi riconoscere come rifugiati politici nel loro stesso Paese che li discriminerebbe rispetto ai clandestini. (Carlo Gravina, Secolo XIX, 9 aprile 2015, p. 6, Politica) • Un Matteo Salvini in salsa inaspettatamente democristiana. Ecumenico come mai prima quando racconta i risultati della gazebata leghista a Roma, appuntamento che nel weekend ha acceso non poco le tensioni interne ad un centrodestra che ancora non riesce a riconoscersi in un unico candidato sindaco. Eppure, dopo aver prima rimesso in discussione Guido Bertolaso e poi innescato la mina dei gazebo, il leader della Lega decide di vestire i panni del pompiere. (Adalberto Signore, Giornale, 1° marzo 2016, p. 1, Prima pagina) • Il rischio è che la discussione sul voto alimenti il sentimento di insofferenza da parte degli elettori. Anche in questo senso bisogna mandare un segnale. La minoranza dem non si fida delle aperture del segretario, «non si può fare certo una gazebata come al solito», commentano i bersaniani di fronte all’ipotesi di primarie. (Maria Zegarelli, Unità, 3 febbraio 2017, p. 2).
- Derivato dal s. m. gazebo con l’aggiunta del suffisso -ata1.
- Già attestato nel Corriere della sera del 6 agosto 1997, p. 8 (Fabio Cavalera).