GELSEMIUM
. Genere di piante della famiglia Loganiacee (Jussieu, 1789) con due specie rampicanti che vivono nell'America Settentrianale e in Cina. Il G. sempervirens Ait. (fr. jasmin jaune de Virginie; sp. jazmín silvestre; ted. Jasmin gelber; ingl. false jessamine), arbusto rampicante con bei fiori giallo oro, vive negli Stati Uniti meridionali e nel Messico e si coltiva anche come pianta ornamentale. Il suo rizoma e le sue radici sono officinali e usate negli Stati Uniti; sono anche velenose, perché contengono i due alcaloidi gelsemina e gelseminina. La droga e i suoi preparati vengono usati come sedativi e la loro azione è stata paragonata a quella del Conium maculatum L. o cicuta maggiore.
La gelsemina (C20 H22 N2 O2) è un alcaloide poco tossico per gli animali superiori, molto per le rane nelle quali provoca esagerazione dei riflessi e poi, a dosi forti, paralisi motoria per azione curarica (A. R. Cushny-G. Bufalini). Più tossica per i Mammiferi sarebbe la gelseminina (C22 H26 N2 O2) che, alla dose di 1 milligrammo per via endovenosa, produce nel coniglio paralisi del sistema nervoso centrale, abolizione dei movimenti, respirazione difficile e morte con sintomi d'asfissia. Instillata nella congiuntiva la gelsemina dilata la pupilla. Per la sua azione analgesica, paragonata a quella dell'aconito, l'estratto fluido è stato proposto nelle nevralgie del trigemino, nei tic dolorosi, nella sciatica, ecc., alla dose di 1-2 gocce 2 o 3 volte il giorno, ma è rimedio da usarsi con cautela.