GELSENKIRCHEN (dall'aprile 1928 al maggio 1930 il nome ufficiale è stato quello di Gelsenkirchen-Buer; A. T., 53-54-55)
Città industriale della Vestfalia (nel distretto di Münster), la 18ª della Germania per numero di abitanti. È posta a NE. di Essen e a NO. di Bochum, nella zona centrale del distretto carbonifero della Ruhr, che sotto una copertura cretacica facilmente forabile dai pozzi possiede ricchissime riserve di combustibili; la città si estende molto sparpagliata in una valle aperta e ampia, all'altezza di 40-82 m. s. m., presso l'importante canale Herne-Reno, che mette capo a Duisburg. Essa ha tutti i caratteri del centro industriale cresciuto rapidamente da un centro agricolo preesistente; ha quindi vie irregolari e costruzioni d'aspetto moderno; il diritto di chiamarsi città le è stato concesso solo nel 1875. Congiunta per ferrovia a Duisburg nel 1847, essa contava appena 8000 ab. nel 1871, aumentati a 28 mila nel 1890; 147 mila nel 1905, 191.378 nel 1910, 207.153 nel 1925; successivamente (1° aprile 1928) sono stati aggregati Buer (v.) e Horst (con un castello del Rinascimento costruito nel 1559, e un ippodromo), in modo da passare a 339 mila ab. (gennaio 1930), con lieve prevalenza dei protestanti sui cattolici. L'industria più importante è quella carbonifera, quindi quella metallurgica (lavorazione del ferro e dell'acciaio, fabbriche di stufe, vetro, sapone, prodotti chimici). Nel porto fluviale s'è avuto negli ultimi anni in media uno scambio di merci per 4 milioni di tonn. (soprattutto esportazione di carbone e importazione di ferro).
La grande società Gelsenkirchener Bergwerks-Aktien-Gesellschaft, fondata nel 1873, ha ora sede a Essen.