GEMELLI CARERI, Giovanni Francesco
Viaggiatore, nato a Radicena in Calabria nel 1651 e morto a Napoli nel 1725. Dottore in leggi, esercitò dapprima per vario tempo cariche pubbliche nel reame, e in seguito si diede a viaggiare, visitando in tre anni (1685-87) l'Italia, la Francia, la Germania, l'Ungheria, e in questo ultimo paese prese parte alla campagna contro i Turchi. Frutto di queste peregrinazioni furono due opere (scritte in forma di lettere, con la collaborazione di Matteo Egizio): Relazione delle Campagne d'Ungheria (Napoli 1689); Viaggi in Europa (ibid. 1693). Dopo il suo ritorno a Napoli, occupò per quattro anni l'ufficio di auditore prima a Lecce e poi ad Aquila; ma nel 1693 fu ripreso dalla passione per i viaggi deciso a compiere il giro del mondo. Partì da Napoli il 13 giugno e visitò l'Egitto, i Luoghi Santi, Costantinopoli, l'Armenia, la Persia, l'India, la Cina e Manilla nelle Filippine; traversò il Pacifico, vide il Messico e di qui passò in Spagna, donde per la Francia meridionale e l'Italia fece ritorno a Napoli il 4 dicembre 1698. Una tale impresa, allora temeraria, specie per gli scarsi mezzi di cui il G. disponeva, e compiuta al solo intento di visitare paesi lontani, gli procurò l'ammirazione dei contemporanei. Il suo Giro intorno al Mondo (6 voll., Napoli 1699-1700; poi numerose ed., trad. e riduzioni) rese subito popolare il suo nome. Ma il G. aveva viaggiato in paesi che erano allora già generalmente noti, e ben presto apparvero alcune osservazioni che infirmavano l'attendibilità di certe sue descrizioni, per opera soprattutto dei gesuiti che erano in Cina; si cominciò a constatare ch'egli riproduceva spesso i risultati di viaggi altrui; e si giunse infine a sostenere che il viaggio del G. fosse stato puramente fittizio. Testimonianze non sospette, fra le altre di missionarî che dichiarano d'averlo veduto in Cina, escludono quest'ultima accusa: il G. fu realmente nei luoghi ch'egli dice d'aver visitati. Scarsissimo, però, è il conto che si deve fare dell'originalità delle sue descrizioni. Ove se ne tolga il volume sulla Nuova Spagna, nel quale si può ancora trovare un notevole contributo allo studio delle antichità messicane, in quasi tutto il resto l'autore ricalca le orme dei viaggiatori che lo hanno preceduto, e talvolta avventure ed episodî ch'egli dà come personali, sono riprodotti testualmente da opere altrui. Il ricordo del G. rimane oggi pressoché interamente legato all'ardimento quasi eccezionale con cui egli volle e seppe venire da solo a capo, fra i primissimi se non forse il primo in quelle condizioni, di un'impresa così audace e rischiosa.
Bibl.: G. Ghirlanda, Gianfrancesco Gemelli Careri e il suo viaggi intorno al Mondo (1693-1698), Verona 1899; A. Magnaghi, Il viaggiatore Gemelli Careri (sec. XVII) e il suo "Giro del mondo", Bergamo 1900; F. Nunnari, Un viaggiatore calabrese della fine del sec. XVII, Messina 1901. V. inoltre: I. Ciampi, Il Gemelli, in Saggi e Riviste, V, 1865; A. De Gubernatis, Storia dei viaggiatori italiani nelle Indie orientali, Livorno 1875; Studi biogr. e bibliografici per la storia della Geografia in Italia, Roma 1882, I.