gene TCR
Gene che codifica per una molecola proteica presente sulla membrana cellulare dei linfociti T e che funziona da recettore specifico per un ligando complesso costituito da una molecola MHC (Major histocompatibility complex) legata a un epitopo oligopeptidico. Tutte le cellule degli organismi provvisti di sistema immunitario (vale a dire all’incirca a partire dal livello filogenetico dei Vertebrati) sono in grado, ‘autodenunciandosi’, di ‘far sapere’ al sistema della sorveglianza immunologica se hanno sintetizzato proteine non-self, mentre le APC (Antigen-presenting cell) hanno, oltre a questa capacità generica, anche quella di ‘informarlo’ se si sono imbattute in proteine non-self capitate nell’ambiente interno. In entrambi i casi l’eventuale materiale non-self viene presentato sotto forma di una struttura complessa costituita da un ligando (un MHC I-epitopo endogeno oppure un MHC II-epitopo esogeno) che può essere riconosciuto in modo altamente specifico dal corrispondente recettore, il TCR (T-cell receptor). Le cellule specializzate a recepire questi segnali sono i linfociti T. Ogni linfocita T ha sulla membrana migliaia di molecole TCR tutte uguali per cui può legarsi solo a un tipo di ligando. Se un linfocita T viene a contatto con una cellula che presenta in numero sufficiente (fra i tanti ligandi MHC-epitopo esposti sulla sua membrana) i ligandi corrispondenti al suo TCR, queste due cellule aderiscono l’una all’altra innescando così la reazione del linfocita T. In particolare, se la molecola MHC coinvolta è di tipo I, il ligando MHC I-epitopo endogeno è riconoscibile da TCR di linfociti T-citotossici; se, invece, il ligando è un complesso MHC II-epitopo esogeno, è riconoscibile da TCR di linfociti T-helper. Il repertorio TCR di un intero organismo (ossia il numero globale di tipi di TCR) è grandissimo e comparabile a quello degli anticorpi: questo malgrado ogni linfocita T abbia sulla membrana cellulare solo un tipo di TCR. È quindi evidente che il repertorio TCR di un organismo è grandissimo perché molto elevato è il numero di tipi diversi di cloni di linfociti T, ciascuno con una sola specificità. Ognuno di questi cloni produce un solo tipo di TCR perché possiede un solo tipo di geni TCR, diverso da quello di tutti gli altri cloni di linfociti T dello stesso organismo. Si tratta cioè di un meccanismo differenziativo molto diverso da quello usuale in cui le varie cellule di un organismo producono proteine diverse perché esprimono geni diversi di un pool genico comune a tutte le cellule di quell’organismo. Il meccanismo responsabile della creazione di questa pressoché infinita variabilità genetica post-zigotica dei geni TCR è sostanzialmente lo stesso di quello che opera per i geni delle immunoglobuline.
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