genere
Orientamento psicosessuale che l’individuo acquisisce su basi culturali. Il concetto di g. è stato introdotto negli anni Sessanta del 20° sec. per distinguere l’orientamento psicosessuale (gender) di una persona dal suo sesso anatomico (sex). Il concetto di g. ha dato luogo, nel corso degli ultimi decenni del 20° sec., a un dibattito alquanto vivace, scaturito soprattutto dalla produzione teorica del movimento delle donne a partire dagli anni Settanta. Tale dibattito si è sviluppato nel quadro più generale della questione riguardante il contributo della biologia, da un lato, e quello dei condizionamenti ambientali e culturali, dall’altro, alla determinazione del comportamento e dei ruoli degli esseri umani. Mentre il termine sesso viene a essere usato per indicare la dimensione biologica dell’essere donna o uomo, g. implica la variabilità delle interpretazioni che culture, tra loro diverse, hanno costruito a partire dal dato di partenza biologico. Questo significa sostenere l’idea che i corpi non siano solo determinati biologicamente in quanto sottoposti, nelle diverse società e culture, a un lento processo di trasformazione che continuamente tende a modificare il concetto di genere.