BRESCIANI (Bressani, Bersani), Genesio
Figlio di Andrea, nacque a Fiorenzuola d'Arda intorno al 1525.
Andrea fu, come il figlio, architetto militare; lavorò nel 1545 alla fortezza di Nepi e due anni dopo al castello farnesiano di Piacenza e quindi (1549) allo scavo delle mura della città.
Il B. iniziò la sua carriera di architetto militare al servizio della Repubblica veneta lavorando nel 1574 alla costruzione delle mura di Bergamo; non è però ben chiaro quanta parte egli avesse nella progettazione delle medesime.
Nel 1582, su commissione del duca di Parma Ottavio Farnese, eresse le mura di Borgo San Donnino (Fidenza) e l'anno successivo quelle di Borgotaro. Nel 1590 progettò e diresse i lavori di costruzione del castello di Parma. In quello stesso anno passò al servizio del Comune di Lucca che gli affidò l'incarico di soprastare alla costruzione delle mura della città progettate da Frate da Modena. Ma nel 1593 era a Palmanova nel Friuli, impegnato nei lavori di costruzione di quella celebre fortezza, peraltro senza che sia chiaro quale parte egli abbia eventualmente avuto nella progettazione della stessa.
La sua permanenza nel Friuli fu comunque breve perché l'anno successivo era di nuovo a Lucca, ove diresse i lavori di scavo del canale detto Fosso dell'Abate che tuttora, benché ridotto a un rigagnolo, separa i comuni di Viareggio e di Camaiore.
In pari tempo gli veniva proposto di dirigere la costruzione della nuove mura di Savona; incarico che peraltro egli dovette abbandonare. Nel 1598 fu invece inviato al papa Clemente VIII per soprintendere alla costruzione delle mura di Ferrara. Ritornò poi definitivamente a Piacenza ove nel 1602 progettò la ricostruzione del monastero e della chiesa di S. Maria di Valverde che probabilmente furono eseguiti molto tempo dopo. Il Consiglio della Comunità di Castellarquato il 17 dic. 1603 deliberava di invitarlo a riparare "il ponte dell'Arda quale minaccia ruina" (Scarabelli Zunti). Il B. testò il 3 giugno 1610 per rogito del notaio fiorenzuolano Gabriele Bonizzoni (le cui filze sono ora all'Archivio notarile di Parma). Nel documento, che attesta che negli ultimi suoi anni il B. abitava stabilmente in Fiorenzuola, figura la qualifica di "meritissimo architetto del duca Ranuccio I"; non sappiamo peraltro quando gli fu conferita la carica di architetto ducale. Nell'inventario dei suoi beni, rogato il 14 agosto dello stesso anno dallo stesso notaio, si dice che il B. era morto qualche giorno prima, quasi sicuramente a Fiorenzuola.
Si formarono alla sua scuola due suoi nipoti per parte di moglie: Cesare Maculani, che fu ingegnere ducale e lavorò nel 1618 alla costruzione del Teatro Farnese di Parma, e il fratello di costui, Gaspare - che assunse in religione il nome di Vincenzo - che fu pure celebre architetto militare e cardinale.
Nel 1573 è presente a Parma un Girolamo Bresciani, idraulico e meccanico (Scarabelli Zunti).
Fonti e Bibl.: Parma, Museo di Antichità, E. Scarabelli-Zunti, Documenti e memorie di belle arti parmigiane, ms. 103, ad voces (ildoc. del 1588 si riferisce a un omonimo del Padre del B.); A. Ronchini, G. B. Ingegnere militare del sec. XVI, in Atti e mem. delle RR. Deputaz. di storia patria per le prov. modenesi e Parmensi, IV (1868), pp. 171 ss.; A. N. Cianelli, Mem. relative al fabbricato delle nuove mura che circondano la città di Lucca, in Mem. e doc. per servire all'istoria del ducato di Lucca, VIII (1882), pp. 211 s.; I. Belli, Idisegni e le mappe delle mura di Lucca, in Riv. d'arte, XXVIII (1953), Firenze 1954, p. 167; S. Maggi, G.B. da Fiorenzuola,architetto militare del'500, Piacenza 1968.