Bujold, Geneviève
Attrice cinematografica franco-canadese, nata a Montreal il 1° luglio 1942. Dall'aspetto minuto ma con forte temperamento, ha saputo connotare con la sensibilità maturata dal confronto con contesti culturali diversi (il cinema francese degli anni Sessanta, le grandi produzioni statunitensi, alcune interessanti realizzazioni canadesi) i personaggi interpretati sempre con intelligenza e in cui ha lasciato a tratti affiorare un'inaspettata inquietudine, così come una sicurezza che nega l'apparente fragilità e che le ha permesso di arricchire di sfumature anche quei ruoli più cristallizzati che a volte le sono stati offerti. Iniziati gli studi nel rigido Hochelaga Convent di Montreal, in seguito si iscrisse al Quebec Conservatory of Drama e, conseguito il diploma, dal 1962 cominciò a recitare in diverse compagnie franco-canadesi interpretando tra gli altri The barber of Seville con la produzione Beaumarchais. Lavorò poi dal 1963 al 1965 nel teatro Rideau Vert in ruoli classici e moderni e partecipò anche a numerosi film televisivi. Durante una tournée in Europa nel 1965 incontrò il regista Alain Resnais, che la lanciò nel cinema con il film da lui diretto, La guerre est finie (1966; La guerra è finita), affidandole il ruolo dell'esuberante Nadine, appartenente a un gruppo rivoluzionario studentesco che appoggia l'organizzazione spagnola di lotta contro il regime franchista di cui fa parte anche il comunista Diego, interpretato da Yves Montand. Rimasta in Europa lavorò con Philippe de Broca nella divertente commedia Le roi de cœur (1966; Tutti pazzi meno io), che divenne un film culto negli ambienti universitari statunitensi per il suo antimilitarismo, e con Louis Malle in Le voleur (1967; Il ladro di Parigi), in coppia con Jean-Paul Belmondo. Nel 1969 fu chiamata a Hollywood per interpretare Anna Bolena in Anne of the thousand days (Anna dei mille giorni) di Charles Jarrott, film che la fece conoscere al pubblico internazionale e che le valse un Golden Globe e una nomination all'Oscar come migliore attrice protagonista. Nel 1971 diede vita a una straordinaria interpretazione di Cassandra nel film The Trojan women (Le Troiane) di Michael Cacoyannis, con Katharine Hepburn, Vanessa Redgrave e Irene Papas. Sempre a Hollywood partecipò dapprima a Earthquake (1974; Terremoto) di Mark Robson, quindi al thriller Obsession (1976; Complesso di colpa) di Brian De Palma, nel doppio ruolo di moglie e figlia del ricco americano al centro di una misteriosa storia. Nel 1978 fu quindi la coraggiosa dottoressa che scopre un oscuro mercato di organi nel giallo Coma (Coma profondo) di Michael Crichton, in cui si propone come protagonista femminile di un genere, quello del film d'azione, fino ad allora popolato di eroi maschili. Negli anni Ottanta la B. ha interpretato ancora singolari e interessanti film come il giallo psicologico Tightrope (1984; Corda tesa) di Richard Tuggle, con Clint Eastwood; Choose me (1984; Choose me ‒ Prendimi) di Alan Rudolph, nell'inusuale ruolo comico della titolare di una rubrica radiofonica sul sesso; il noir Trouble in mind (1985; Stati di alterazione progressiva) di nuovo diretta da Rudolph. Con Dead ringers (1988; Inseparabili) il regista canadese David Cronenberg ha saputo valorizzare il lato più nascosto ed estremo della personalità della B., offrendole il ruolo, ricco di complesse sfumature, di Claire nella sconvolgente e perversa storia d'amore al fianco di un eccellente Jeremy Irons. Alla fine degli anni Novanta è tornata a lavorare per il cinema, dopo una lunga assenza, in ruoli minori nei film The house of yes (1997; La casa del sì) di Mark Waters, Last night (1998) di Don McKellar, Eye of the beholder (1999; The eye ‒ Lo sguardo), inquietante thriller diretto da Stephan Elliot.
P. Almond, Geneviève Bujold: in transition, in "Close-ups: the movie star book", 1978; P. Shupp, Geneviève Bujold: l'indépendance et la volonté, in "Séquences", octobre 1987.