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GENLIS, Magdeleine-Félicité Du Crest de Saint-Aubin, contessa di

di Salvatore Battaglia - Enciclopedia Italiana (1932)
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GENLIS, Magdeleine-Félicité Du Crest de Saint-Aubin, contessa di

Salvatore Battaglia

Scrittrice francese, nata a Champcéri, presso Autun, il 26 gennaio 1746, morta a Parigi il 31 dicembre 1830. Quando nel 1758 la sua famiglia si fissò stabilmente a Parigi, la G. aveva già ricevuto in provincia un'educazione precocissima, conforme al suo spirito agile e versatile. Sposa, nel 1763, di Ch.-A. Brulart, conte dì Genlis (uomo di acuta e fattiva intelligenza, appassionato girondino, decapitato il 31 ottobre 1793), entrata al Palais-Royal come dama della duchessa di Chartres, dopo un breve ritiro nel convento di Belle-Chasse (1777-1781), divenne istitutrice dei duchi d'Orléans: questa delicata missione costituì il maggior vanto della sua vita e per essa esplicò e sviluppò le sue mirabili doti pedagogiche, esercitando anche una notevole influenza politica. Simpatizzante della Rivoluzione, coinvolta poi nelle liste di proscrizione, conobbe le vie dell'esilio; ma, ritornata sotto il Consolato, ebbe una pensione e cariche scolastiche; mentre sotto la Restaurazione s'inasprì nella polemica e nell'arida avversione ai filosofi - a Voltaire soprattutto - paladina della Chiesa, amareggiata - sebbene non vinta - dall'astio dei suoi numerosi nemici e detrattori.

Nella sua attività, che fin dai primi anni tendeva al sapere enciclopedico - ancora giovinetta conosceva e componeva musica, canto, danza, commedie e versi - la G. portò sempre un rigore metodico e un'illuminata intelligenza, tanto che ogni sua esperienza e ogni nuova nozione acquistavano una pronta chiarezza intellettuale ed erano da lei accettate come materia d'insegnamento per altri. Il tono, infatti, della sua opera è dato dallo spirito didattico che tutta la ispira; e la parte ch'essa ebbe nella vita parigina è essenzialmente quella di un'educatrice, anche se spesso fu troppo franca e un po' ingiusta nel rappresentare la società, gli uomini e gli avvenimenti tra cui viveva. Le prime opere hanno valore educativo - Théâtre à l'usage des jeunes personnes (1779-80, voll. 4), Théâtre de société (1781, voll. 2), e soprattutto Adèle et Théodore (1782, voll. 3), dove all'ispirazione di Rousseau si unisce una forte tendenza cattolica, ecc.; ma in esse già prevale il tono romanzesco e sentimentale (Les Chevaliers du Cygne, 1795; Mademoiselle de Clermont, 1802 - la migliore novella, ricca di tenera e facile sensibilità - ecc.). E della sua doviziosa produzione rimangono caratteristiche le Leåons d'une gouvernante (1791), nelle quali s'affema un vivo senso della realtà, una larghezza di mezzi pedagogici e uno spirito inventivo e ingegnoso; e sono preziosi per intendere il suo temperamento e i suoi atteggiamenti verso la società e la politica contemporanee i suoi Mémoires (1825, 10 voll.).

Bibl.: Ch.-A. Sainte-Beuve, Causeries du Lundi, III (1852), p. 16 segg.; H. Bonhomme, M.me la comtesse de G., sa vie, son oeuvre, sa mort, Parigi 1885; M.lle Bourgain, La jeunesse d'une femme célèbre, in Revue des deux Mondes, 1909; J. Harmand, M.me de G., sa vie intime et politique, Parigi 1911; R. Gerard, La vie amoureuse de G., Parigi 1926.

Vocabolario
contéssa
contessa contéssa s. f. [femm. di conte; cfr. provenz. comtesa, fr. comtesse, lat. mediev. comitissa, der. di comes -mĭtis «conte»]. – 1. a. Dama insignita di dignità comitale. b. La moglie di un conte. 2. In meteorologia, c. del vento,...
saint-honoré
saint-honore saint-honoré 〈sẽt onoré〉 s. m., fr. [nome dato da un pasticciere della rue Saint-Honoré a Parigi; secondo altri, sarebbe stato così chiamato in omaggio al santo, patrono dei fornai]. – Dolce di pasta soffice, crema e panna,...
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