geografia del commercio
geografìa del commèrcio locuz. sost. f. – Associata tradizionalmente alla geografia economica, oggi la geografia del commercio è oggetto di una riconcettualizzazione che la colloca al crocevia di altri campi di indagine della disciplina, in partic. della geografia culturale. Fino agli anni Novanta del 20° sec. la geografia del commercio è stata caratterizzata da un campo di studi vasto e articolato che, secondo un’efficace interpretazione, può essere ricondotto a tre principali filoni di indagine: i modelli di localizzazione, le strutture della distribuzione e le abitudini di acquisto. Tra gli anni Novanta e il primo decennio Duemila la geografia del commercio ‘ortodossa’ viene criticata, soprattutto dai geografi di lingua anglosassone, i quali fondano la new retail geography (nuova geografia del commercio al dettaglio). Si tratta di una subdisciplina che individua nuove tematiche e metodi di analisi per inquadrare, in una prospettiva di matrice geografica, i molteplici mutamenti che caratterizzano la riscoperta del commercio come elemento strutturante di alcuni spazi, soprattutto urbani. La nuova geografia del commercio si propone, attingendo al contributo di altre discipline, di integrare nella ricerca elementi economici e culturali, il che si traduce nell’indagare in profondità i legami che il commercio al dettaglio intrattiene con il consumo (v. ). Gli spazi del commercio vengono quindi analizzati come attivamente prodotti, rappresentati e contestati e, specialmente a scala urbana, diventano chiavi interpretative privilegiate di alcune trasformazioni della città contemporanea. A partire dagli anni Duemila, sono stati individuati nuovi temi di analisi: la dominanza di alcuni retailers a scala globale; la crescente sensibilità verso i processi di insostenibilità e di esclusione generati dalla proliferazione delle nuove tipologie commerciali; la formulazione di una nuova agenda di ricerca, finalizzata esplicitamente a individuare forme più sostenibili di interazione tra commercio e territorio.