geografia postcoloniale
geografìa postcoloniale locuz. sost. f. – Ambito di indagine che si è sviluppato come filiazione diretta del postmodernismo, a partire dalla svolta culturale in geografia degli anni Ottanta del 21° sec. soprattutto in considerazione del profondo interesse per l’approccio postcoloniale come programma di ricerca e come insieme variegato di approcci teorici. Il primo uso del termine postcoloniale appartiene alla critica letteraria, da cui provengono i padri fondatori come Edward Said, Homi K. Bhabha e Gayatri Chakravorty Spivak. Successivamente la critica postcoloniale si è estesa a un ambito multidisciplinare che riguarda ampi settori delle scienze sociali che contenevano già in sé una critica radicale dell’eurocentrismo. Al centro dell’indagine critica sono i risultati del confronto tra culture in relazione di subordinazione, prevalentemente nei contesti determinati dalle lotte di liberazione nazionale, ma spesso anche come metodo di analisi in riferimento alle dinamiche di subalternità in contesti occidentali. La cornice concettuale postcoloniale ha prodotto in geografia una grande varietà di lavori, dall’esplorazione delle diverse 'geografie immaginarie' alle dimensioni culturali del colonialismo europeo, dalle strategie spaziali di dominio coloniale agli spazi culturali di resistenza anticoloniale e postcoloniale, dalle indagini sulla città come luogo di incontro di identità diverse agli studi di genere. In questo ampio corpus di studi si possono rintracciare alcune tematiche di ricerca proprie della geografia postcoloniale. La prima si è focalizzata sullo studio delle relazioni che intercorrono tra la conoscenza geografia e il potere coloniale. Lo sviluppo di questa tematica è stata influenzata da indagini critiche sul discorso coloniale che hanno messo in rilievo le modalità con cui la conoscenza e il potere sono contemporaneamente implicati nel colonialismo. Un secondo tema, sempre strettamente legato alle indagini sul rapporto tra conoscenza geografica e potere coloniale, riguarda principalmente l’insieme delle modalità spaziali di affermazione del potere coloniale. Questo tema include, per es., le espressioni territoriali delle identità coloniali e postcoloniali che si evidenziano attraverso le pratiche della pianificazione urbana, dell’architettura e delle relative forme culturali che le hanno generate. Una terza linea di ricerca pone al centro dell’attenzione la riflessione attorno agli spazi di contrasto tra potere coloniale e forme di resistenza locale. Come movimento intellettuale nel suo insieme il postcolonialismo è stato infatti a lungo interessato al rapporto tra movimenti di liberazione e potere coloniale, che si traduce, in chiave geografica, in una serie di indagini che esaminano l’impatto economico, culturale e politico dei processi di colonizzazione in Asia, Africa e Americhe da parte degli Stati Uniti e degli stati europei. Nel quadro infine dell’indagine critica di matrice postcoloniale diversi lavori hanno esaminato, sempre in chiave geografica, le relazioni di subalternità tra colonizzato e colonizzatore, che prendono forma attraverso le diverse modalità di rappresentazione, iconografica e narrativa, come per es. la cartografia, la fotografia, i diari di viaggio.