GEOMETRIDI (lat. scient. Geometridae, nome esteso alla famiglia dal genere Geometra L., dal gr. γεωμετρέω "misuro la terra", dal modo di camminare dei bruchi)
Una delle famiglie di Farfalle (v.) più numerose, diffuse in tutto il mondo fino alle regioni polari. La fauna paleartica ne conta oltre 2000 specie. Non è possibile indicare il numero delle specie delle altre faune, poiché se ne continuano a scoprire sempre di nuove.
Sono farfalle di media e piccola statura, col capo piccolo, antenne a conformazione variata ma per lo più ciliate o pettinate, occhi rotondi, ocelli quasi sempre assenti, proboscide di solito bene sviluppata, palpi mascellari atrofici, palpi labiali slanciati, protrusi quasi sempre oltre gli occhi. Il torace è raramente robusto, l'addome di regola allungato e sottile, per lo più coperto di squame lustre con pennello anale. Le zampe sono slanciate con tarsi lunghi a villi aderenti e numero di sproni variabile. Le ali sono larghe, tese, a membrana molto delicata, quasi tutte con la setola di ritegno alla base nelle posteriori. Caratteri sessuali secondarî dei maschi sono la costituzione più ricca delle antenne, le zampe con ciuffi o gruppo di villi, brevi lobi alla base delle ali posteriori, ecc. Nelle femmine le ali sono atrofiche o completamente assenti.
Il bruco in posizione di riposo è quasi sempre teso, rigido in direzione obliqua in avanti, sostenuto dalle zampe dell'ultimo segmento e dai propulsori con i quali si aggrappa ai rami o agli steli delle piante. La loro immobilità e il loro colore grigio o simile a quello dei vegetali su cui vivono, imitando ramoscelli o steli, li proteggono. Camminano a compasso, quasi misurando la terra o i rami, inarcando il dorso col portare le zampe del segmento posteriore e i propulsori all'altezza delle zampe cornee, perché mancano delle zampe ventrali, e non possono fare un movimento vermicolare.
Le farfalle sono per la maggior parte crepuscolari, raramente eliofile o notturne: volano se si scuotono i rami su cui si posano ad ali appiattite, di raro rialzate come le diurne. Se ne contano poche subfamiglie: le Boarmiinae, le Geometrinae, le Orthostixinae, le Acidaliinae e le Larentiinae secondo lo Spuler. Prout vi aggiunge le Brephiinae (v. brefidi), e distingue tutte le altre in cinque subfamiglie, cioè le Enocrominae (Oenochrominae), le Emiteine (Hemiteinae), Acidaliinae, Larentiinae e Gemetrinae (queste ultime le Boarmiinae degli autori).