GEOMORI (gr. γεωμόροι)
È il nome che a Samo e a Siracusa portava l'aristocrazia dei possidenti fondiarî, costituita dai discendenti delle antiche famiglie che si erano insediate in quelle colonie sino dai tempi della loro fondazione, e sino da allora erano state investite di proprietà rilevanti. Di fronte a queste aristocrazie stava il demo degli artieri e dei commercianti, costituito principalmente da elementi immigrati o facenti parte della popolazione indigena soggiogata. In Siracusa la dominazione dei geomori o gamori durò fino a quando una ribellione del demo, collegato coi Cillicirî, li costrinse a ritirarsi a Casmene. Gelone nel 485 a. C. li ricondusse nella città, ma soltanto come sudditi obbedienti al suo principato, sicché oramai la loro potenza politica poteva considerarsi tramontata. Sostanzialmente analoghe furono le sorti dei geomori in Samo: spodestati da una rivolta del demo nel 600 circa a. C., dovettero cedere il posto ai tiranni da Silosone a Policrate, ma poi poterono riafferrare il potere, e certamente furono loro a capeggiare la rivolta contro Atene nel 440-39. Dopo varie vicende, nel 412 a. C., il demo aiutato da ciurme della marina ateniese seminò fra loro la strage; rialzarono il capo a opera di Lisandro, ma caddero di nuovo nel 394 a. C.
Diversa era la condizione dei geomori in Atene, che Plutarco ricorda come classe della popolazione, accanto agli eupatridi e ai demiurghi, perché qui l'aristocrazia delle genti era evidentemente rappresentatata dagli eupatridi, e quindi i geomori non possono essere grandi proprietarî, ma minori proprietarî non nobili. Ed è probabile che il termine di geomori adoperato da Plutarco non sia esatto, perche in altre fonti è usato il nome di γεωργοί e in altre quello di ἄγροικοι. Quest'ultima è la designazione che si trova nel luogo della 'Αϑηναίων πολιτεία di Aristotele (13, 2), nel quale è detto che nel 581-580 a. C., nelle lotte costituzionali in Atene si fece un tentativo di conciliazione dividendo l'arcontato fra le tre classi, e poiché è probabile che di questa divisione si avesse notizia in qualche documento e che in questo fosse usato appunto quel termine di ἄγροικοι, a esso dovrà darsi la preferenza. Se si considera che i zeugiti della costituzione soloniana non furono ammessi all'arcontato che nel 457-6, i geomori o ἄγροικοι non si potranno identificare con loro, come qualcuno ha sostenuto, ma soltanto con gli ἱππεῖς.
Bibl.: G. Busolt, Griechische Geschichte, II, ii, p. 94 segg.; A. Börner, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VII, col. 1219 segg.; G. De Sanctis, 'Ατϑίς, 2ª ed., Torino 1912, p. 266 segg.