CASSANDER, Georg
Umanista e teologo fiammingo, nato a Pitthem il 15 agosto 1513, morto a Colonia il 3 febbraio 1566. Si è reso famoso per i diversi infelici tentativi di conciliazione fra protestanti e cattolici. Esordì nell'insegnamento a Bruges nel 1541; poi, dimessosi, prese a viaggiare e solo nel 1549 si stabilì definitivamente a Colonia. Dal 1556 comincia la sua produzione: dapprima comparvero gli Hymni ecclesiastici, poi la Liturgia de ritu et ordine Dominicae cenae celebrandae, 1558 (completata poi dall'Ordo Romanus, 1558, e dalle Preces ecclesiasticae, 1560); ma di questi lavori alcuni furono messi all'Indice, altri non piacquero nemmeno ai protestanti, come avvenne ad es. del suo De officio pii viri in hoc religionis dissidio, 1561, violentemente confutato dallo stesso Calvino. Tuttavia il C. continuò i suoi tentativi, sostenuto da alcuni principi, anche cattolici. Il duca Guglielmo IV di Clèves nel 1563 lo sollecitò a scrivere il De baptismo infantium: un altro scritto, il De sacra comunione Christiani populi in utraque panis et vini specie, 1564, attrasse l'attenzione dell'imperatore Ferdinando I che aveva in proposito idee analoghe, e il C. fu chiamato a Vienna. Non potendovisi recare perché ammalato, il C. scrisse una Consultatio de articulis religionis inter catholicos et protestantes controversis, 1564; ma anche questo scritto, che più degli altri rivela idee ed espressioni non cattoliche, ebbe la sorte consueta di non soddisfare né cattolici né protestanti.
Una collezione incompleta delle opere del C. fu stampata a Parigi nel 1616, e fu messa all'Indice.
Bibl.: Fritzen, De Cassandri eiusque sociorum studiis irenicis, Münster 1865; C. Weizsäcker, in Realencyklopädie für protestantische Theologie und Kirche, III, 742 segg.