Medico e psicanalista (Bad Kösen 1866 - Zurigo 1934). Nel 1917 entrò in contatto con Freud, che nel 1921 lo appoggiava nella pubblicazione di Der Seelensucher (trad. it. 1977), il romanzo di un pensionato che si trasforma in vagabondo, esce di senno e può dire impunemente ogni sorta di verità. In Das Buch von Es. Psychoanalytische Briefe an eine Freundin (1923, trad. it. 1973), G. generalizzava il concetto dell'inconscio e lo estendeva dalla sfera psichica alla somatica. Freud prese da G., che l'aveva preso da Nietzsche, il termine "Es" per indicare la sostanza impersonale della vita. In Das unbekannte Ich (1929) e in Der Mensch als Symbol (1933), G. espose la sua interpretazione dell'attività simbolica come generale maniera espressiva del corpo e della psiche. Tra le altre opere, postume: Psychoanalytische Schriften zur Literatur und Kunst (1964; trad. it. 1969); Psychoanalytische Schriften zur Psychosomatik (1966; trad. it. 1969).