GRODDECK, Georg
Psicologo (Bad Kösen 1866-1934 Zurigo). Figlio di un medico, si laureò a Berlino in medicina, interessandosi alle teorie fisioterapiche di E. Schweninger. A Baden Baden divenne primario, poi direttore di una clinica fondata da Schweninger, un libro sul quale (Nasamecu: dalle prime sillabe di: "Natura sanat, medicus curat", 1913) gli diede notorietà. Nel 1917 conobbe Freud e pubblicò un lavoro sulle determinanti psichiche e il trattamento psicoanalitico delle sofferenze organiche, da cui - oltre che da una conferenza (1913) di P. Federn - si considera nata la psicosomatica.
Nel 1921, per volontà di Freud, uscì Der Seelensucher, romanzo di un pensionato che si trasforma in vagabondo, esce di senno e può dire impunemente ogni verità. Del 1923 Das Buch vom Es. Psychoanalytische Briefe an eine Freundin, che generalizzava il concetto dell'inconscio, e lo estendeva dalla sfera psichica alla somatica; al conflitto intrapsichico si sostituisce il conflitto tra istanza psicosomatica e ambiente. Freud mutuò da G. - che l'aveva preso da Nietzsche - il termine "Es", per indicare la sostanza impersonale della vita. In Das unbekannte Ich (1929) e in Der Mensch als Symbol (1933) espose la sua interpretazione dell'attività simbolica come generale maniera espressiva del corpo e della psiche, sollecitati da forze universali.