VOGLER, Georg Joseph
Musicista, nato il 15 giugno 1749 a Würzburg, morto il 6 maggio 1814 a Darmstadt. Figlio di un liutaio, fu presto avviato alla musica. Nel 1771 a Mannheim, il successo di un balletto indusse l'Elettore Karl Theodor a mandarlo a studiare a Bologna presso il padre G. B. Martini; il contrappunto severo di quest'ultimo non faceva però per lui, cosicché egli passò a Padova da F. A. Vallotti, e, dopo poche settimane, a Roma. Quivi, consacrato prete, diviene protonotaio e cameriere apostolico. Nel 1775 era di nuovo a Mannheim, dove creò una scuola di musica, esercitò le funzioni di cappellano di corte e secondo maestro di cappella, ed ebbe buoni allievi, come P. v. Winter. Nel 1783 partì per Parigi, la Spagna e l'Oriente. Nel 1784 era a Monaco, dal 1786 al 1799 direttore di musica alla real corte e direttore di una scuola di composizione a Stoccolma; dal 1803 al 1804 fu a Vienna, nel 1807 a Darmstadt; quivi ebbe tra i suoi rilievi C. M. v. Weber, J. Meyerbeer, e J. B. Gänsbacher.
V. fu nei suoi tempi celebre come virtuoso dell'organo, sul quale otteneva successo per le sue descrizioni musicali di battaglie, tempeste, ecc. Come compositore V. scrisse opere teatrali (1780-1810), musica sacra, una sinfonia, ouvertures, concerti per pianoforte, quartetti con pianoforte, pezzi per organo, sonate per 102 pianoforti, variazioni, divertimenti, cantate, inni, salmi, mottetti. V. pubblicò una grande quantità di scritti teorici: Tonwissenschaft und Tonsetzkunst, 1776; Stimmbildungskunst, 1776-78; Choralsystem, 1800; Mannheimer Tonschule (una teoria di musica), 1776-81, oltre a manuali d'armonia, acustica, basso, ecc.
Sembra al giorno d' oggi incomprensibile come al suo tempo V. godesse di tanta fama: oggi le sue composizioni appaiono del tutto sprovviste d'interesse; le numerose riforme ch'egli introdusse nella fabbricazione degli organi, riforme per le quali venne tanto lodato, furono presto scartate e a parte le analisi particolareggiate, i suoi scritti teorici sono senza importanza.
Bibl.: J. Fröhlich, Biographie, 1845; K. v. Schafhäutl, Biographie, Augusta 1888; I. Simon, Abt V. kompositorisches Wirken mit besond. Berücksichtigung der romantischen Momente, Diss., Berlino 1904; K. Rupp, Abbé V. als Mensch, Musiker u. Orgeltheoretiker, Ludwigsburg 1922.