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WECKHERLIN, Georg Rudolf

di Giuseppe Zamboni - Enciclopedia Italiana (1937)
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WECKHERLIN, Georg Rudolf

Giuseppe Zamboni

Poeta tedesco, nato a Stoccarda il 15 settembre 1584, morto a Londra il 13 febbraio 1653. Terminati gli studî e compiuti lunghi viaggi in Germania, Francia e Inghilterra, passò qualche anno in patria. Intorno al 1620 si stabilì definitivamente a Londra, dove dal 1644 al 1649 ricopri il posto di Secretary for foreign tongues al Committee, sostituito dal Milton, che, poi, a causa dell'incipiente cecità, lo ebbe nel 1652 assistente.

Accanto a questa sua attività diplomatica si svolse quella letteraria dal 1610 al 1648, anno in cui pubblicò la raccolta quasi completa delle sue poesie (Geistliche und weltliche Gedichte), che si compongono di odi celebratorie, amorose, di ecloghe e di una versione dei salmi. Stimolato dall'esempio di Ronsard e della sua scuola, egli si propone di trasportare atteggiamenti e forme della lirica rinascimentale e umanistica nell'idioma volgare. Parte della sua abbondante poesia laudatoria è certo frutto di necessità pratiche - ma è quasi assente l'adulazione servile: il più è omaggio sincero d'un poeta conscio del suo valore e che nell'ambiente delle corti si muove con franchezza e dignità.

Pur nelle poesie amorose s'insinua codesto tono aulico encomiastico ma tuttavia in esse, come anche nelle tarde ecloghe, una nota calda e a momenti irruente di sentimento spontaneo o un sorriso malizioso trapelano o affiorano in mezzo agli artifici.

La lingua non depurata da forme dialettali, certe movenze popolareggianti, la metrica ancora dura e stentata spesso, fecero sì che l'Opitz offuscasse la sua fama, che declinò rapidamente, finché s'iniziò con Herder una sopravalutazione che dura fino ai nostri giorni.

Ediz.: Scelta, esclusa la lirica religiosa, a cura di K. Goedeke, Lipsia 1873. G. R. W., Gedichte, a cura di H. Fischer, Stoccarda 1894-951907.

Bibl.: H. Fischer, G. R. W., in Allg. deutsche Biogr., XLI (1896), pp. 375-379; A. Schaffer, G. R. W., ecc., Baltimora 1918; E. F. Johnson, W.s Eclogues of the Seasons, Tubinga 1922; M. Eitle, Studien zu W.s Gedichten, Tubinga 1911; W. Bohm, Englands Einfluss auf G. R. W., Gottinga 1893.

Vedi anche
cortigiano Figura della corte del Rinascimento, il cortigiano (gentiluomo esperto di lettere, diritto, armi e diplomazia) costituiva un consigliere e un collaboratore prezioso per il principe, della cui casa era infatti ospite. A tale figura e alle sue caratteristiche il letterato B. Castiglione, nel 1528, dedicò ... Gottinga (ted. Göttingen) Città della Germania (121.513 ab. nel 2007) nella Bassa Sassonia, capitale dell’omonimo distretto. È famosa per la sua università. ● Ricordata nel 953 con il nome Villa Gutingi, ottenne nel 1210 diritti di città dall’imperatore Ottone IV. Dal 1345 al 1437 fu capitale del principato ... ode Componimento lirico con strofe monometre o polimetre che, di solito, contano non più di 6 o 7 versi e ripetono lo stesso schema. È per lo più d’ispirazione amorosa o morale-civile. ● La parola appare nell’antica Grecia con riferimento a un componimento lirico (monodico o corale) accompagnato dalla musica. ... poesia Arte di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri tipi di restrizione; con una certa approssimazione si può dire che il significato di poesia è individuabile, nell’uso corrente e tradizionale, nella sua contrapposizione a prosa, in quanto i due termini ...
Vocabolario
georgiano¹
georgiano1 georgiano1 agg. e s. m. (f. -a). – 1. Della Georgia, regione e repubblica del Caucaso merid. (situata sulla costa orientale del Mar Nero) già incorporata nell’URSS e, dal 1991, stato indipendente; lingua g. (o georgiano s. m.),...
georgiano²
georgiano2 georgiano2 (o giorgiano) agg. [dall’ingl. Georgian, der. di George «Giorgio»]. – Dell’epoca in cui regnavano in Inghilterra i re di nome Giorgio, e in partic. i primi tre (sec. 18°): letteratura g.; stile g., stile dell’architettura...
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