Poeta austriaco (Salisburgo 1887 - Cracovia 1914). Dapprima influenzato da Baudelaire e dai simbolisti, T. trovò ben presto una propria via autonoma che anticipa molti degli esiti più significativi della poesia novecentesca, a partire dall'espressionismo. Pubblicò nel 1913 un volume di Gedichte, ma grossa parte della sua produzione è stata pubblicata postuma.
Interrotti gli studi liceali, si diplomò farmacista (1910), esercitando poi solo saltuariamente; in questi anni, dopo alcuni tentativi drammatici andati perduti, coltivò la propria vocazione letteraria collaborando alla rivista Die Brenner e pubblicando il volume di versi, Gedichte. Allo scoppio della prima guerra mondiale fu inquadrato in un'unità ospedaliera da campo, ma quando, di fronte agli orrori e alle sofferenze cui assisteva, tentò il suicidio, fu internato in un ospedale militare, dove morì, probabilmente suicida, per un'intossicazione da stupefacenti (ai quali era dedito sin dagli anni del liceo). Nel 1915 uscì un'altra raccolta che T. aveva preparato per la pubblicazione, Sebastian in Traum. Dai suoi versi visionari e lacerati promana uno sconsolato senso di solitudine, di decadenza, di estraneità, in un alternarsi di oscuri sentimenti di colpa (spesso legati all'immagine della sorella Margarete, per la quale T. nutriva un affetto forse incestuoso) e di speranze di redenzione. Già ammirata da K. Kraus, da R. M. Rilke e da L. Wittgenstein, la lirica di T. è stata oggetto di una progressiva rivalutazione, nella quale non poca parte hanno avuto le interpretazioni di M. Heidegger. Postume, oltre a varie raccolte (Der Herbst des Einsamen, 1920; Gesang des Abgeschiedenen, 1933; Aus goldenem Kelch, 1939; Offenbarung und Untergang, 1947; Helian, 1963) sono state pubblicate alcune edizioni complessive (Gesammelte Werke, 4 voll., 1956; Das gesamte Werk einschliesslich der Briefe, 2 voll., 1969; Das dichterische Werk, 1972); tra le edizioni italiane si ricordano Poesie (1949) e Le poesie (1983).