Umanista scozzese (Killean, Stirlingshire, 1506 - Edimburgo 1582), studiò a Parigi, tornato in Scozia (1535), per la sua polemica anticattolica dovette fuggire prima a Londra e poi in Francia (1539). Insegnò a Bordeaux, ove ebbe allievo il Montaigne, a Parigi (1544-47), a Coimbra. Tornato in Scozia convinto calvinista (1560), fu uno dei più aspri accusatori di Maria Stuarda. Ha lasciato la satira Franciscanus et fratres (1536-38), il De iure regni apud Scotos (1579), a favore del principio della sovranità popolare, la Rerum Scoticarum Historia (1582), le tragedie Medea e Alcestis e il poema De sphaera, in difesa del sistema tolemaico.