Chimico (Budapest 1885 - Friburgo in Brisgovia 1966); allievo di G. Meyer, collaboratore di F. Haber e di E. Rutherford; prof. di chimica fisica a Copenaghen, a Friburgo e a Stoccolma. Ha compiuto fondamentali ricerche nel campo della chimica generale e inorganica; a lui si deve la scoperta dell'afnio, lo studio delle proprietà chimiche dell'attinio, delle reazioni fra sostanze allo stato solido, della diffusione nei cristalli, della radioattività del samario. Introdusse l'uso dei traccianti radioattivi nelle ricerche chimiche e biologiche: determinò così il prodotto di solubilità di sali poco solubili del piombo, la assunzione e la distribuzione di questo metallo in alcune piante e studiò il metabolismo del calcio e del fosforo, con particolare riguardo alla formazione dell'ATP. Queste indagini gli valsero il premio Nobel per la chimica per il 1943. Socio straniero dei Lincei (1947) e accademico pontificio (1961).