WATTS, George Frederic
Pittore e scultore inglese, nato a Londra il 23 febbraio 1817, ivi morto il 1° luglio 1904. Fece qualche studio di disegno con lo scultore William Behnes, che forse gl'ispirò l'ammirazione per le sculture del Partenone durata nel W. per tutta la vita. Nel 1835 entrò a studiare nella Royal Academy, ma fin dall'età di 16 anni aveva cominciato a guadagnarsi la vita col disegno. Espose per la prima volta alla Royal Academy, nel 1837, (Airone ferito; Galleria Watts, Compton). Nel 1843 vinse, nel concorso per il nuovo palazzo del parlamento, un premio di 300 sterline col suo Caractaco trascinato nel trionfo per le strade di Roma. Con questa somma decise di recarsi a studiare in Italia, e a Firenze rimase quattro anni. Tiziano produsse su di lui un effetto profondo. Si dedicò a grandi composizioni di soggetti mitologici e storici, in parte dipinte a fresco. Tornato in Inghilterra, ottenne un nuovo premio nel concorso di Westminster del 1847 col suo Alfredo che incita i suoi compatrioti a impedire lo sbarco dei Danesi. L'allegoria della Giustizia per il Lincoln's Inn Hall è l'unica decorazione importante da lui compiuta, oltre a due disegni per i musaici della cattedrale di S. Paolo. Progettò quindi una galleria di ritratti delle maggiori personalità del tempo e ne eseguì un gran numero, di cui molti egli lasciò alla nazione (National Portrait Gallery). Dipinse anche le tele allegoriche per le quali è principalmente noto, cominciando con Le illusioni della vita (1849, Tate Gallery) e ideò un ciclo di quadri sulla storia dell'umanità, quali Lo spirito del cristianesimo (1875, Tate Gallery) e Tempo, Morte e Giudizio. Amore e Morte, dipinto per la prima volta nel 1877 e rifatto più tardi; Fede; Speranza; Amore e Vita; Amore trionfante, e la trilogia allegorica Eva, sono tra le sue opere più note. Il W. fu anche scultore e la sua colossale statua equestre dell'Energia fisica, fusa in bronzo e commemorativa di Rhodes nell'Africa meridionale, è opera memorabile. Ciò che oggi si ammira del W. sono i ritratti dipinti all'inizio della sua carriera, i paesaggi e gli studî meno ambiziosi. Nonostante tutta l'intelligenza e l'entusiasmo dell'artista, i suoi enormi quadri aîlegorici non riescono a ispirare i nobili sentimenti che il W. provava. Una numerosa raccolta di opere sue si trova nella Tate Gallery e nella Galleria Watts a Compton, presso Guilford (Sussex).
Bibl.: O. von Schleinitz, G. F. W. (Knackfuss Monographien), Bielefeld e Lipsia 1904; G. K. Chesterton, G. F. W., Londra 1904; Sir Sidney Colvin, in Dictionary of National Biography, 2° suppl., III, ivi 1912 (con bibl.); Mary S. Watts, G. F. W., voll. 2, ivi 1912.