Geografo e uomo politico (Woodstock, Vermont, 1801 - Vallombrosa 1882). Di ingegno assai versatile, alternò l'attività politica e diplomatica allo studio di varie discipline. Fu membro del Congresso degli Stati Uniti, docente di filologia inglese all'univ. di Columbia, rappresentante del suo paese nell'Impero Ottomano e, dal 1861, in Italia, dove si stabilì fino alla morte. Pur non essendo geografo di professione, pubblicò un'opera geografica di grandissimo interesse (Man and nature, or physical geography as modified by human action, 1864), scritta in gran parte in Italia, presto tradotta nella nostra lingua (1870) e ripubblicata con titolo leggermente diverso dieci anni dopo. M., illustrando le trasformazioni operate dall'uomo sull'ambiente naturale, anticipa di molti decennî, per alcuni aspetti, le idee del geografo francese J. Brunhes e soprattutto quelle del tedesco E. Fels. I suoi scritti contengono interessanti e moderni spunti sui problemi dell'ambiente e dell'utilizzazione delle risorse, tanto che molti oggi lo considerano un precursore dell'ecologia e la sua opera ha riscosso nuovo interesse e consenso (una riedizione italiana è del 1988).